Bersani sconfitto
Resta ai notai l’esclusiva sulle cessioni immobiliari
Il relatore al Ddl liberalizzazioni Andrea Lulli (Ulivo) ha annunciato il ritiro del suo emendamento che abolisce l'esclusiva per i notai in caso di cessione o donazione di immobili con valore catastale non superiore ai 100.000 euro. Il provvedimento che in pratica avrebbe eliminato l'esclusiva sulla materia dei notai, potrebbe però essere riproposto dallo stesso Lulli nell'ambito di un altro provvedimento futuro. Il deputato uilivista ha comunque voluto sottolineare che la scelta di rinunciare al suo emendamento ha tenuto conto delle perplessità espresse in merito dal Guardasigilli Clemente Mastella. "Di fronte al parere negativo del ministero della Giustizia ho preferito non procedere – ha detto Lulli - l'ipotesi di tariffe calmierate significherebbe reintrodurre una tariffa minima che non c'è più. La questione - ha sottolineato il relatore – rimane aperta perché il problema di aprire le professioni è vero. Esistono segretari comunali e avvocati che possono svolgere quel ruolo”. “Plaudo al ritiro dell’emendamento sulla sottrazione delle competenze di stretta spettanza notarile, che Alleanza Nazionale ha fortemente caldeggiato in questi giorni. – ha detto la responsabile delle professioni di An, Maria Grazia Siliquini - con quell’ emendamento, che il ministro Bersani era pronto a sostenere, come da sue dichiarazioni, anche contro il Parlamento, in virtù di quella che lui chiama psicologia e io ritengo sia sostanziale ignoranza giuridica, si è tentata l’ennesima falsa liberalizzazione, con gravissimi danni per tutta la collettività. L’emendamento infatti –ha proseguito Siliquini- rappresentava un vero attacco alla certezza della proprietà infatti della casa che solo il pubblico ufficiale può garantire con pieni criteri di legalità, terzietà, sicurezza e trasparenza per le transazioni immobiliari. Rammento che oggi il contenzioso giudiziario in Italia, grazie all’alto profilo dei notai italiani, è solo dello 0.0029% a fronte di percentuali di frodi, furti d’immagine che vanno dal 20% negli USA al 33% in Canada. Premesso che i costi notarili per i cittadini sono rappresentati per tre quarti da tasse versate allo Stato –ha continuato l’esponente di AN- mi chiedo con quale coraggio Bersani parli di liberalizzazione, in un campo dove la priorità sta nel tenere alto il tasso di legalità a cui hanno sempre assolto brillantemente i notai italiani. Siamo orgogliosi del diritto latino e delle garanzie che lo stesso porta ai cittadini italiani, a differenza dei disastri economici -52 miliardi di danni collettivi solo nel 2003- che si riversano sulle spalle dei cittadini nei paesi di Common Law, Stati Uniti in testa”.