Roma: infermieri in rivolta
I sindacati di categoria hanno confermato lo sciopero regionale del 28 giugno contro il Piano di Rientro della regione Lazio
I sindacati degli infermieri hanno confermato lo sciopero regionale del 28 giugno contro il Piano di Rientro della regione Lazio. ''Siamo in presenza di lavoratori costretti a turni di lavoro duri e inaccettabili: alla faccia di chi parla di fannulloni di stato o robe simili ha detto Gianni Nigro, segretario regionale della Cgil - Ovviamente condanniamo l utilizzo della malattia come forma di protesta, soprattutto se alle spalle di questi lavoratori c'è qualcuno che strumentalizza giocando sporco''. Gli fa eco Tommano Ausili, segretario regionale della Cisl Funzione Pubblica, per il quale l'emergenza infermieri nel Lazio ha radici lontane. ''E da mesi che denunciamo una carenza di organico evidente ha spiegato - Servono circa quattromila infermieri in più: il Piano di Rientro ha complicato una situazione già molto difficile''. Per la sanità del Lazio, inoltre, quella che si va ad aprire sarà una settimana delicata. Oggi davanti alla sede del consiglio regionale, è infatti in programma una manifestazione delle Rdb sui precari, martedì la giunta regionale dovrà dare il via libera ad un nuovo pacchetto di delibere legate al Piano di rientro e giovedì ci sarà lo sciopero regionale generale della sanità con un corteo che sfilerà nelle vie del centro di Roma. Ma intanto a fianco degli infermieri scendono in campo anche i medici. “La protesta degli infermieri non e' assenteismo. La categoria si rompe la schiena e su questa schiena si appoggia gran parte del servizio”, ha commentato il presidente della Fnomceo, l'ordine nazionale dei medici, Amedeo Bianco. “Non mi risulta gli infermieri si tirino mai indietro e quanto è avvenuto - ha aggiunto - e' il segno che non ce la facevano più e hanno scelto di attirare l'attenzione sul loro lavoro”. Bianco ha quindi aggiunto di non credere che i medici che hanno firmato i certificati di malattia agli infermieri che non si sono presentati al lavoro in alcuni ospedali romani, sapessero di questa forma di protesta organizzata: “Le prognosi molto brevi nascono da situazioni difficilmente obiettivabili”. “Sono molto preoccupata per quanto avviene al San Filippo Neri di Roma e invito gli infermieri a non utilizzare questa forma di protesta, danneggia troppo i cittadini'' ha detto invece Annalisa Silvestro, presidente nazionale dell'Ipasvi, la Federazione degli Ordini degli infermieri.