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Parte da Pescara la raccolta di firme per il Pdl popolare

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La riforma delle professioni del Cup presentata oggi da Sirica, De Paola e Cantalini

Prenderà il via a breve la raccolta di firme per la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare sulla "Riforma dell'ordinamento delle professioni intellettuali". Un progetto, questo, che interessa 29 professioni intellettuali regolamentate, che raccolgono complessivamente un milione e 820mila professionisti, il 58 per cento in più rispetto a dieci anni fa. Il testo, presentato oggi, a Pescara, si contrappone a quello del ministro Mastella che presenta, secondo i promotori della proposta di legge di iniziativa popolare, una serie di "imperfezioni". E comunque si attende di conoscere il testo della proposta Mantini, la cui presentazione e' slittata a settembre. "Con il disegno di legge illustrato oggi - ha detto stamani Pietro De Paola, presidente del comitato promotore- ci siamo svincolati sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Aspettiamo di leggere la proposta Mantini, ma nel frattempo non molliamo e andiamo avanti con il nostro testo, che è asettico". Proprio De Paola ha sottolineato alcuni degli obiettivi del disegno di legge di iniziativa popolare e cioè "ripristinare i minimi tariffari facendo attenzione a salvaguardare la qualità della prestazione, garantire la permanenza dei professionisti in tutti i centri, anche i più piccoli, e garantire l'autonomia del sapere e l'autonomia della libertà dei professionisti" "A questa autonomia - ha commentato l'assessore comunale alle Libere professioni di Pescara, Carmine Ciofani - non vogliamo rinunciare. Il mio assessorato, che a Pescara rappresenta circa diecimila persone - ha aggiunto - si schiera a fianco a questa iniziativa, che offre la possibilità di arricchire il dibattito e il confronto, stigmatizzando alcuni punti deboli della proposta avanzata dal ministro Mastella". Il presidente nazionale del Comitato unitario delle professioni, Raffaele Sirica, ha spiegato che si punta a "mantenere e rafforzare il valore legale del titolo di studio, mentre alcuni sostengono la necessità di abolirlo. Ordini e Albi professionali, poi, vanno mantenuti e devono essere al servizio del cittadino che così vede garantite le caratteristiche del professionista e della prestazione professionale in termini di qualità. È prevista, poi, la riforma delle disposizioni della legge sul diritto d'autore, per assicurare la compiuta protezione della creatività delle opere intellettuali rese dal professionista. Ci deve essere - ha proseguito - una assoluta distinzione tra professione intellettuale e impresa visto che nell'arena dei mercati vige la legge del più forte sotto il profilo economico mentre l'agora' delle professioni è fondata sulla sussidiarietà e sulla qualità delle prestazioni". A sostenere la necessità di una riforma e' stato, questa mattina, anche Berardino Cantalini, presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali, il quale ha ricordato che l'ordinamento del settore "risale a 1929", ed ha parlato della "invasione dei tecnici che arrivano dall'estero"

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