Non ci arrenderemo
Gli avvocati non abbassano la guardia dopo l’approvazione della riforma Mastella
Venerdì scorso la camera ha approvato in via definitiva la
controriforma dell’ordinamento giudiziario. Ma l’avvocatura
non abbassa la guardia e promette guerra al diktat dell’Amn.
“È la resa della Politica al potere di una parte della magistratura – ha
denunciato Michelina Grillo presidente dell’Oua - la marginalizzazione degli avvocati con l’esclusione dei
consigli giudiziari è stato un atto di arroganza dettato dalla mancanza di buon
senso. Si è così dimostrato chi è che ha a cuore i delicati equilibri del
nostro sistema giudiziario e chi, invece, si comporta come un semplice difensore
dei propri interessi corporativi. Abbiamo assistito al Senato ad una
contrattazione sindacale, dove non hanno alcun ruolo ed importanza i diritti
dei cittadini e la tenuta di un sistema giudiziario che da anni è in uno stato
di grave crisi. Per questa ragione, anche in esito al dibattito registrato in
occasione della manifestazione congiuntamente organizzata il 18 luglio scorso,
abbiamo deciso di proseguire le iniziative unitarie dell’avvocatura con un
deliberato, sottoscritto dall’Oua e dall’Ucpi, nel
quale si chiede al Consiglio Nazionale Forense e ai Consigli dell’Ordine di
invitare tutti gli avvocati, attualmente componenti i
Consigli Giudiziari a dimettersi dall’incarico istituzionale ricoperto; non
solo, ma anche di dichiarare sin d’ora l’indisponibilità ad accettare nomine in
seno al Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione e nei Consigli
Giudiziari”. “Le modalità
della definitiva approvazione della Riforma dell’Ordinamento giudiziario
avvenuta in tarda notte alla Camera dei deputati, rappresentano l’epilogo
vergognoso della supina accettazione da parte di maggioranza e Governo, dei
diktat dell’Anm – è l’amara riflessione del Presidente dell’UCPI Oreste
Dominioni in merito all’approvazione della riforma dell’Ordinamento
giudiziario - Il Parlamento è stato ancora una volta
umiliato e vilipeso nella sua funzione di rappresentanza di tutte le componenti
della società civile italiana. L’Unione delle Camere Penali nel ringraziare
coloro che si sono opposti fino all’ultimo allo scempio della Costituzione e
del ruolo dell’Avvocatura, ribadisce che la battaglia
per la separazione delle carriere, che è la battaglia di ogni paese democratico
e liberale, continuerà a partire da settembre. Ad essere sconfitta non è
l’Avvocatura, bensì tutta la Giurisdizione, condannata alla continuità con
l’Ordinamento giudiziario fascista.” Per Giancarlo
Laurini vice responsabile delle professioni di Forza Italia dopo
l'approvazione della "contro riforma" dell'ordinamento giudiziario,
nonostante anche gli esponenti della Rosa del Pugno abbiano votato con l'opposizione è cosa “gravissima e senza precedenti la presa
di posizione del Governo di estromettere dalla partecipazione ai Consigli
Giudiziari i presidenti dei Consigli forensi distrettuali. Fortemente stigmatizzato l'ostinato silenzio di tutta la maggioranza e
del Governo che - prosegue Laurini - pur presente in Aula con vari ministri e
lo stesso presidente del Consiglio, non ha voluto dare alcuna giustificazione
ad una norma che umilia ancora una volta le tante migliaia di avvocati che ogni
giorno svolgono un ruolo fondamentale e insostituibile nel funzionamento della
complessa macchina della giustizia nel nostro Paese".