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MAGISTRATURA CANCRO DEL SISTEMA

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Da Treviso il presidente della Camere Penali attacca l’Anm

“Oggi l’elemento più grave e nuovo, è la sovraesposizione della magistratura, attraverso l’Anm, nei confronti delle istituzioni politiche. È il grande cancro del nostro sistema”. Lo ha affermato, nell’intervento di apertura del congresso straordinario di Treviso, il presidente dell’Unione delle Camere Penali Oreste Dominioni. “La magistratura associata – ha proseguito Dominioni - è fuori dalle righe, in grado di dettare le agende politiche e di fare le scelte politiche, esautorando la stessa politica, grazie anche al fatto che questa versa in un periodo di particolare debolezza. Riportare la magistratura dentro i suoi binari – ha aggiunto Dominioni - e nei luoghi istituzionali normali è una battaglia che tutti dovrebbero fare, per la legalità e per la qualità della giurisdizione nel nostro paese. C’è un problema profondo istituzionale e politico. C’è bisogno di capire quale rapporto impuro vi sia fra le posizioni dell’Anm e la politica, grazie o per colpa del quale l’Anm riesce a ottenere quello che vuole e pretende semplicemente minacciando lo sciopero. Il giudice – ha continuato Dominioni - resti estraneo alle quotidianità politiche, e non apra mai la bocca per pronunciare parole di politica”. Dominioni ha poi affrontato il tema, legato a quello del potere politico della magistratura, della composizione del Csm: “Occorre prendere iniziative forti dal punto di vista giudiziario e politico, perché si esca dall’equivoco che il Csm è l’organo di autogoverno della magistratura. È necessario che la magistratura non si autogoverni, ma che venga governata. Una magistratura che si autogoverna si sostituisce al potere politico. La composizione del Csm va modificata, in termini paritetici tra laici e togati. Le correnti governano la magistratura secondo una logica correntizia, e quindi secondo una logica spartitoria”.
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