Il consiglio dei Ministri vara la direttiva Zappalà
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Ordini e associazioni allo scontro
di Emanuele Bonini
Approvato il del decreto legislativo sulle qualifiche europee delle professioni. Martedì 23 ottobre, nel tardo pomeriggio, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma delle professioni recependo il parere espresso dalla Camera in tema di riconoscimento delle associazioni professionali non regolamentate, infiammando ancora di più la battaglia in corso tra ordini e associazioni. La decisione del governo ha suscitato infatti reazioni diverse, innescando nuove polemiche sul provvedimento e inasprendo ancor di più una lotta già di per sé serrata. L’approvazione del decreto legislativo da una parte trova il plauso di chi si è sempre espresso favorevolmente ad una riforma, e suscita le ire di chi invece ha sempre temuto provvedimenti “all’italiana” che potesse dare adito a un surrettizio riconoscimento delle professioni non regolamentate. Immediate le reazioni, che non hanno tardato ad arrivare. Il presidente dell'Unappa- Unione nazionale professionisti pratiche amministrative Nicola Testa, accoglie “con grande soddisfazione” l'approvazione del decreto legislativo sulle qualifiche europee delle professioni espresso dal Consiglio dei Ministri. Per il numero uno di Unappa si tratta di un fatto “positivi” che “consente una migliore collocazione nel mercato, consentendo la definizione di ruoli ben definiti e pari possibilità di lavoro per tutti, nonché consolidamento di regole e tutele per i consumatori”. Si tratta di un provvedimento, aggiunge Testa, “che non è egoistico, ma semplicemente utile al Paese nella sua interezza e al suo sviluppo. Professioni che non sono e non vogliono essere antagoniste, ma complementari e spesso sinergiche. Un fatto positivo che non potrà che migliorare l'economia nel suo insieme e condizionarne in modo positivo la sua crescita. Ben diverse le reazioni a caldo del Forum delle professioni intellettuali del Nord Italia, che denuncia “come improprio e illegittimo l’inserimento di un surrettizio riconoscimento delle professioni non regolamentate nell’attuale formulazione dello di decreto legislativo”, e giudica l’attuale il decreto legislativo e il parere espresso dalle commissioni Permanenti riunite di Giustizia e Attività produttive “un attacco illegittimo e subdolo al sistema delle professioni intellettuali riconosciute”. Per questi motivi il Cup del Nord Italia ha convocato a Milano un’assemblea di fuoco al termine della quale è stata indetta per il 30 ottobre una giornata di protesta e di sensibilizzazione in tutte le sedi della Penisola. Reazioni diverse che riportano alla luce la battaglia in corso tra le diverse parti: da una parte i professionisti qualificati, dall’altra chi professionista qualificato lo vuol diventare. I primi vogliono rimanere i soli ad essere riconosciuti senza dover incorrere alla concorrenza di altri ordini, i secondi vogliono poter accedere all’interno del mercato nel rispetto della mobilità professionale garantita dal processo di liberalizzazione. La riforma delle professioni e il decreto di attuazione della direttiva sulle qualifiche professionali restano una terreno di scontro aperto tra i fautori di un cambiamento e di un ammodernamento del settore dei servizi e chi invece teme che mettere mano ad un riordino delle professioni significhi dare vita a “categorie non regolamentate”, e c’è da scommettere che la battaglia per le professioni non è ancora terminata. Anzi, nella “guerra infinita” tra ordini e associazioni si apre una nuova fase che si aggiunge alle contrapposizioni già manifestate in passato. Botta e risposta poi tra tributaristi e consumatori: per il presidente della Lapet - libera associazione dei periti e tributaristi, Roberto Falcone, “il decreto legislativo di recepimento della direttiva e, quindi, il riconoscimento delle associazioni, non inciderà in alcun modo sull’attività professionale degli iscritti agli ordini. Pertanto, la loro crescente preoccupazione dopo il parere favorevole delle commissioni Giustizia e Finanze del Senato, che ha fatto seguito al sì delle commissioni Giustizia e Attività produttive della Camera, e al via libera del governo, appare del tutto infondata”. Il presidente della Lapet inoltre fa sapere che “i vertici degli albi professionali minacciano il ricorso alla Magistratura, ritenendo il provvedimento ultroneo rispetto alla delega contenuta nella direttiva”. Ma Facone replica prontamente: “in realtà, così non è, ed il riconoscimento si giustifica alla luce della partecipazione alle piattaforme comuni dell’intero comparto professionale, come di fatto la direttiva Qualifiche stabilisce”. “Vengono perciò a cadere tutte le ragioni di un ipotetico ricorso. E dubbi sull’esito del ricorso – conlude Falcone - non ce ne sarebbero perché, se tutti i professionisti d’Europa devono avere uguale diritto di partecipare alle piattaforme comuni per raggiungere gli obiettivi della direttiva Qualifiche, in primis la mobilità dei servizi professionali, il decreto legislativo di recepimento deve fare riferimento a tutto il mondo professionale riconosciuto dal mercato dell’utenza e dei servizi prim’ancora che dalle leggi nazionali”. L’entusiasmo dei tributaristi trova però l’opposizione di Assoconsumatori: il presidente nazionale della associazione, Niccolò Eusepi esterna i suoi dubbi in merito al decreto sulle qualifiche. “Siamo preoccupati per le sorti dei consumatori. Qui si autorizzano semplici associazioni ed emettere qualifiche ed attestati: ci si chieda che valore avrebbero, quando oggi si chiedono standard veri, internazionali! E’ demagogia – tuona Eusepi – si vuole produrre il caos. Noi abbiamo lavorato per anni, in termini sociali ed istituzionali, alla soluzione semplice di questo problema, che è soltanto quello sociale e professionale dei non regolamentati: noi consumatori vogliamo essere tutelati dato che non sappiamo neanche come si chiamano, se ci bussano alla porta o se cerchiamo la loro assistenza”. Insomma, la battaglia per le qualifiche è tutt’altro che conclusa. Anzi, sembra che stia per aprirsi una nuova stagione di scontri…