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È pace tra Cni e Mantini

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Soddisfatto Paolo Stefanelli dei chiarimenti del Relatore della riforma.

Sulla questione della creazione del nuovo “Ordine dei tecnici laureati per l’ingegneria”, previsto all’ art. 5 del progetto di legge di riforma delle Professioni “Mantini – Chicchi”, il Consiglio nazionale degli Ingegneri prende atto con soddisfazione dei chiarimenti forniti dall’ On.le Pierluigi Mantini che, con il comunicato stampa trasmesso agli organi di informazione in data 9.11.2007 e direttamente in colloqui telefonici successivi, anche a nome dell’ On.le Chicchi, ha garantito la modifica del testo di legge, al fine di fugare ogni dubbio derivante dall’ utilizzo del termine “ingegneria”,che resterà una esclusiva degli appartenenti all’Ordine degli Ingegneri. È stata anche assicurata la permanenza dei laureati triennali ( di Ingegneria ed Architettura) all’interno dei loro attuali (e naturali) Albi Professionali. Il chiarimento fornito e gli impegni assunti con una tempestività che fa onore ai Parlamentari firmatari della proposta di legge, consente una serena valutazione dell’ articolato che tra l’ altro contiene uno spunto innovativo di rilievo: l’autoregolamentazione da parte degli Ordini. Non può che inoltre essere positivamente valutato il fatto che il D.L. concorda con quanto da tempo sostiene in ogni sede la Categoria degli Ingegneri e, cioè, che è improcrastinabile l’individuazione delle soglie retributive al di sotto delle quali le prestazioni professionali devono presumersi non correttamente rese, il che porta, quantomeno nel settore dei Lavori e Servizi Pubblici, al ripristino di un regime tariffario sulla individuazione del quale siamo pronti a dare contributi propositivi. Riprendiamo quindi l’attento esame del complesso articolato e delle osservazioni e degli eventuali emendamenti proposti dal Governo, così da poterci esprimere in tempo utile prima della sua entrata in vigore. Da oggi in ogni Ordine degli Ingegneri d’Italia parta, in ossequio alla mozione che il Congresso di Agrigento ha voluto all’unanimità, una sensibilizzazione di tutta la Categoria sui temi della Riforma e sui riflessi della stessa sulla vita professionale di ogni Ingegnere, dipendente o libero professionista, ed un confronto aperto, leale e franco con il mondo politico. Seguiremo con vigile attenzione anche il successivo iter che percorrerà il Disegno di Legge fino alla sua approvazione, sperando così di poterci dedicare maggiormente ad offrire quel contributo di competenza professionale di cui il nostro Paese, soprattutto in questo delicato e problematico momento, ha necessità.
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