Subito la scuola di specializzazione in Medicina d'emergenza urgenza
I medici dell'emergenza urgenza lanciano l’allarme
'Se non verrà attivata in tempi brevi la scuola di specializzazione in Medicina d'emergenza urgenza diventerà sempre più difficile trovare medici per i pronto soccorso e l'emergenza territoriale'. È l'allarme lanciato in una lettera aperta dalle associazioni che rappresentano i medici dell'emergenza urgenza. I medici minacciano di 'chiedere la mobilitazione degli oltre 11 mila medici del settore affinché vengano finalmente riconosciute le loro legittime aspirazioni di formazione e appartenenza'. Ogni anno in Italia 30 milioni di italiani si rivolgono al pronto soccorso e 800 mila persone necessitano dell'intervento dei medici dell'emergenza territoriale. Con questi numeri, scrivono le società di medicina dell'emergenza, 'la scuola di specializzazione è diventata ormai indispensabile'. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto ministeriale sull'ordinamento della scuola, circa un anno e mezzo fa, la sua attivazione 'è rimasta appesa a ulteriori passaggi istituzionali che sembrano non avere mai fine, anche per l'opposizione corporativa di alcune categorie di medici', è scritto nella missiva. Il testo, che punta l'indice proprio contro questi ritardi, è firmato da Anna Maria Ferrari, presidente della Simeu (Società di medicina d'emergenza e urgenza), e da Antonio Vitale, presidente della Simeup (Società italiana di medicina d'emergenza urgenza pediatrica), insieme con Smi (Sindacato medici italiani) e i medici di medicina generale della Fimmg Emergenza sanitaria.