Subito la riforma della giustizia
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L’Oua all’attacco
di Emanuele Bonini
Una giustizia nuova, che sappia essere efficiente e avere una strategia organica. E’ quanto chiesto al dall’organismo unitario degli Avvocati che da Matera, in occasione del seminario su ‘le recenti riforme del processo civile e le prospettive di evoluzione’, chiede al mondo della politica un disegno di riforma per rilanciare la giustizia.
“Serve una grande riforma che dia efficienza al sistema giudiziario. Una riforma da fare qui e ora”, sostiene il vicepresidente dell’Oua Andrea pasqualin, per il quale “la grave crisi strutturale della giustizia civile richiede in modo sempre più pressante che si abbandoni la logica dei singoli interventi ispirati alla rincorsa dell'emergenza. Con piccoli espedienti – avverte - si mette l’ennesima toppa che non risolverà alcun problema. Invece, si continua ad andare nella direzione opposta – prosegue - come dimostrano gli ultimi preoccupanti provvedimenti: l'aggregazione dei giudici di pace ai tribunali e la reintroduzione, con la Finanziaria, del deposito per il caso di soccombenza in cassazione. Si prenda una pausa di riflessione e si immagini una strategia organica di recupero di efficienza del sistema”.
Gli avvocati chiedono dunque a Governo e Parlamento di rimuovere tutti quegli ostacoli che rappresentano un freno al funzionamento della giustizia, perché a detta dell’Oua dal decreto competitività al ddl Mastella, in Italia il cantiere del processo civile è sempre aperto: interventi spot, riforme a costo zero, ricorso improprio alla magistratura onoraria, assenza di una logica di sistema. Per questo da Matera l’ordine chiede che si investa davvero nel sistema giustizia e che si finisca con la logica delle riforme a “costo zero”. “Si possono fare i più bei progetti di riforma sulle regole tecnico-processuali ma senza un impegno serio sulle ragioni di fondo della crisi della nostra giustizia non si farà altro che rimandare la soluzione del problema”, lamenta Nicola Rocco, vice presidente nazionale dell’Aiga e segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera. “Servono più investimenti sulle risorse umane, professionali e strutturali”.