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La polizza assicurativa automatica e gratuita fa proselitismo

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Altre categorie professionali colgono l'intuizione della Lapet sulla polizza assicurativa automatica e gratuita all'atto dell'iscrizione

Il progetto Lapet della polizza assicurativa all’atto dell’iscrizione fa proselitismo. Dopo l’iniziativa dell’associazione nazionale dei tributaristi presieduta da Roberto Falcone di rendere automatica e gratuita la copertura dai rischi rc professionali, nell’intento di garantire i tributaristi e tutelare ulteriormente i clienti dei loro studi, anche altre categorie professionali pensano di adottare il sistema. “Partendo dall’inconfutabile premessa che tutto deve ruotare attorno alla salvaguardia dei diritti del consumatore – spiega Falcone – abbiamo dato il via alla polizza assicurativa con massimale di copertura fino a 150mila euro, a totale carico della Lapet. In realtà l’obbligo di stipulare specifica copertura dai rischi professionali era già previsto da statuto per tutti i nostri iscritti, pena la decadenza dalla carica associativa. Ma rendendo automatica la copertura semplifichiamo a monte la procedura. Da una parte infatti i professionisti non dovranno preoccuparsi di provvedere autonomamente alla sottoscrizione (a meno che non decidano di stipulare una polizza integrativa); dall’altra parte, i cittadini che ricevono prestazioni dai professionisti della nostra associazione non dovranno più richiedere agli stessi l’esibizione dell’attestazione di copertura assicurativa per sentirsi più cautelati in caso di eventuali errori da parte dei consulenti. Nel momento in cui si rivolgono ad un tributarista Lapet, hanno infatti la certezza che si trovano di fronte ad un professionista con comprovata competenza e massima serietà, ed in aggiunta lo stesso potrà garantire per eventuali rischi professionali. E’ un progetto – prosegue il presidente – di cui andiamo fieri di esser stati pionieri, ma ancor di più siamo orgogliosi e soddisfatti dell’attenzione che la polizza assicurativa sta suscitando tra i professionisti, in particolare quelli del settore economico-contabile. Finalmente, gli anni in cui la Lapet faceva scalpore promuovendo e rendendo obbligatori i corsi di formazione per i suoi tributaristi, sono oramai lontani. E tutti hanno compreso che ciò che conta è l’obiettivo finale di garantire l’utenza nella qualità delle prestazioni e da eventuali rischi professionali”.
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