Basta con le proroghe con il contagocce
La Lapet chiede una proroga più lunga per il 770
“Se l’Amministrazione finanziaria ci chiarisse le ragioni che rendono inevitabile l’anticipazione del calendario delle scadenze fiscali, forse riusciremmo a comprendere perché ogni anno i professionisti debbano ritrovarsi con termini sempre più ridotti”. Neppure la proroga di un mese annunciata ieri, lunedì 14 gennaio 2008, dalle Entrate, che sarà ufficializzata attraverso un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, in corso di approvazione, convince Roberto Falcone. Il presidente nazionale della Lapet contesta la presa di posizione dell’Amministrazione, che ha per ora solo concesso uno slittamento dal 31 marzo al 30 aprile. “Innanzitutto – stigmatizza Falcone – è una proroga troppo breve. E poi, al di là di questo, appare inspiegabile, trattandosi di modelli in cui vanno riportati dati riassuntivi e dunque rispondenti a pagamenti già effettuati, l’urgenza dell’Amministrazione finanziaria. Soprattutto perché accorciando la scadenza del 770 semplificato, si aggravano gli studi professionali, già alle prese, in questo periodo, con numerosi adempimenti”. Senza contare che resta invariata al 29 febbraio prossimo la scadenza per il Cud. “In questo modo – precisa il presidente dell’associazione nazionale dei tributaristi – non si risolve nulla. Chiediamo a questo punto – propone Falcone – un effettivo ripensamento da parte delle Entrate, che permetta di dilatare ancora i tempi uniformandosi alla scadenza del 770 ordinario, ovvero al 31 luglio, per tutte le scadenze fiscali. Tale decisione non creerebbe alcuna difficoltà all’Amministrazione, ma consentirebbe ai professionisti di lavorare con più tranquillità, soprattutto in considerazione delle responsabilità che gli stessi assumono nel porre in essere gli adempimenti dichiarativi”.