La giustizia non è ancora una priorità della politica
L’Oua denuncia le carenze dei politici
«I programmi delle principali
forze politiche parlano di giustizia, ma si fermano alla superficie dei
problemi, non è ancora una priorità. Anche questa volta i proclami e le
promesse vengono smentiti dai fatti». Così Michelina Grillo, presidente Oua, commenta le anticipazioni sulle
proposte elettorali dei maggiori partiti sulla questione giustizia. L’Oua ha
anche prodotto un documento (di seguito) che illustra le perplessità dell’avvocatura
e che rilancia le dodici parole d’ordine del “Programma Giustizia” per uscire
dalla grave crisi che attanaglia il nostro sistema giudiziario e che pregiudica
la competitività del nostro Paese e i diritti dei cittadini.
«Per la prima volta le
principali forze politiche – ha continuato Grillo -
hanno manifestato apprezzamento per i 12 punti del “Programma Giustizia”
redatti dall’assemblea Oua e hanno promosso un rapporto di interlocuzione con
la rappresentanza politica dell’avvocatura, anche programmando incontri a breve
termine. Ma non basta, chiediamo un impegno fattivo
sulla nostra proposta di indire una Costituente sulla Giustizia, con il
coinvolgimento di tutte le forze istituzionali, i soggetti della giurisdizione
e gli operatori del settore. In quanto ai contenuti –
ha concluso – in questa sede indicheremo solo alcune priorità: trasparenza del
bilancio della Giustizia, definizione e diffusione della figura del manager
dirigente degli uffici giudiziari; ricognizione delle risorse materiali
disponibili e distribuzione delle stesse secondo criteri di efficienza e di
funzionalità; reinserimento nei rispettivi ruoli di tutti i magistrati
attualmente adibiti a diverse funzioni; riforma del processo civile con una
opportuna semplificazione e tendenziale individuazione di pochi modelli di
rito; limitazione e razionalizzazione del ricorso alle magistrature “onorarie”;
avvio di un’opera di rivisitazione organica della disciplina sostanziale degli
istituti di diritto civile; riaffermazione del processo penale accusatorio;
seria opera di depenalizzazione, che tenga conto dei mutamenti intervenuti nel
tessuto sociale; varo definitivo della riforma dell’ordinamento professionale
forense»