La Giustizia non si riforma negando i diritti
L'Aiga contro Di Pietro
Valter Militi, Presidente dei Giovani Avvocati Italiani, non nasconde la propria preoccupazione per i progetti di riforma della Giustizia a costo zero lanciati dall’Onorevole Di Pietro “L’AIGA apprende che l’Onorevole Di Pietro è intenzionato a risolvere i problemi della Giustizia con una serie di proposte a costo zero, dove il costo è, forse, zero per l’erario, ma enorme per i cittadini. Ancora una volta, anziché affrontare il problema dei mancato funzionamento della Giustizia dopo un’attenta analisi, si pensa di risolvere i problemi comprimendo il diritto alla difesa e garantendo ai Giudici la massima discrezionalità nel gestire i processi penali senza troppi rischi. In attesa di conoscere il grado di giudizio da sopprimere – prosegue Militi – i Giovani Avvocati non nascondono le loro preoccupazioni per una visione della Giustizia in un’ottica esclusivamente accusatoria e di polizia, concentrata sul solo processo penale e sulla repressione dei crimini, prevedendo la compressione del diritto al giusto processo, la limitazione della difesa e la possibilità per il Giudice di primo grado di determinare effetti anticipati del giudicato penale” Il problema del cattivo funzionamento del Sistema Giustizia è certamente caro all’AIGA, che da anni ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di un rilancio di tutto il servizio puntando sulla qualità dei magistrati e sull’efficienza del sistema, anche attraverso una corretta allocazione delle risorse: “Non possiamo non assistere preoccupati a questo gioco al rilancio nel promettere assunzioni nel settore della Giustizia, senza chiarire per quali scopi: – osserva Francesco Capecci della Giunta Nazionale – l’Onorevole Di Pietro ne promette 10.000; a parte che risulta misterioso come si possano assumere diecimila cancellieri a costo zero, va detto che troppi politici sembrano muovere le loro proposte in un’ottica di puro spot elettorale, senza affrontare seriamente e organicamente i problemi e senza minimamente coinvolgere l’Avvocatura. ”