CONGRESSO FORENSE: NELLA PRIMA GIORNATA DI LAVORI SONO INTERVENUTI:
Nella prima giornata di lavori sono
intervenuti:
Luigi Li Gotti, sottosegretario alla giustizia. “Le critiche vanno
ascoltate e il riconoscimento dell’errore è una conquista per chi lo ha
commesso. Il governo sta lavorando per completare la riforma del codice penale
e del codice di procedura penale, nel rispetto dell’articolo 111 della
Costituzione per incidere sui tempi
processo. Faremo, come annunciato in campagna elettorale, la revisione dell’ordinamento giudiziario. La
Giustizia ha enormi problemi di risorse e non ha nemmeno un ufficio per gestire
i contributi comunitari. L’Italia è il terzo paese contributi versati e il
terz’ultimo per contributi ricevuti". A proposito della Legge Bersani,
voglio ricordare che nel 2005 la Commissione europea ha avviato una procedura
di infrazione contro l’Italia per violazione del Trattato europeo. La
Commissione ha sostenuto che tra cliente e avvocato dovrebbe prevedere la libertà contrattuale, senza minimi e massimi,
e la libertà di informazione sui servizi legali. A marzo 2006, il governo
allora in carica, l’altro governo, ha risposto sostenendo che il sistema
italiano delle tariffe forensi si fonda sul principio generale di libera
contrattazione, ove l’inderogabilità della tariffa minima e massima non ha
carattere assoluto, e l’avvocato è tenuto ad adeguare le tariffe al caso
concreto. Se non vogliamo parlare di queste cose, se non ci vogliamo
confrontare con le leggi esistenti e con gli obblighi, non affrontiamo il
problema e mettiamo la testa sotto la sabbia”.
Cesare Salvi,
presidente Commissione Giustizia del Senato. "Voglio esprimere solidarietà al presidente del Consiglio nazionale
forense Guido Alpa, oggetto in questi giorni di attacchi per aver difeso
l’autonomia dell’avvocatura. Occorre attenzione nell’importazione di modelli
stranieri, si corre il rischio della mercatizzazione di tutto con l’effetto di
ottenere la prevalenza del più forte, del più ricco e del più furbo e non
prevalenza del diritto. Lo stesso problema di indipendenza e autonomia che si
pone per la magistratura si ripropone allo stesso modo per l’avvocatura".
Michele Vietti, portavoce Udc. “Il Decreto
“Visco-Bersani” è incostituzionale e non garantisce affatto i consumatori. La
prima garanzia dei consumatori sta negli ordini. Ordini che devono migliorare,
lavorare sull’accesso, la formazione permanente, un migliore controllo
deontologico e su questo avevamo lavorato, coinvolgendo le professioni, nella
scorsa legislatura. Si parla di concorrenza, ma la concorrenza tra le imprese è
cosa diversa dalla concorrenza tra le professioni. E l’Avvocatura è stata tra
le poche categorie professionali che ha tenuto la schiena dritta e spero che
continuerà a tenerla”
Mariagrazia Siliquini, responsabile nazionale ufficio libere professioni di Alleanza nazionale. "Sulle professioni nella scorsa legislatura è stato effettuato un grosso lavoro di concertazione. Vorrei sapere perché questo governo ha deciso di affrontare la questione con un decreto fatto un decreto in una notte. E quella notte il ministro della giustizia dov’era? Aveva abdicato al suo ruolo o era presente e ha votato quel decreto. Un provvedimento con il quale il governo ha dovuto pagare cambiali a Confindustria, cooperative e assicurazioni".