XI Congresso camere Penali. Intervento di Piero Grasso
“Cerchiamo un dialogo sereno”
Il Procuratore Antimafia, ad Ancona per il Congresso delle Camere Penali, affronta le questioni principali del sistema giudiziario: funzioni piuttosto che carriere separate e tempi più brevi per i processi. L’autonomia della magistratura a garanzia dei cittadini.
Da parte del Governo e della Magistratura c’è la volontà di trovare punti di incontro. Ora spetta all’avvocatura dare segnali di “distensione”. Rilancia la palla ai Penalisti Italiani Piero Grasso - intervenuto al Congresso Unione Camere Penali Italiane - e prende vita il dibattito su una Giustizia sicuramente da migliorare, nei tempi e nelle procedure. Ma come? Il Procuratore Antimafia ha sottolineato l’esigenza di trovare un terreno di confronto tra tutte le parti coinvolte nel sistema giudiziario. La sua posizione, comunque, non sono sempre conciliabili con le istanze dell’avvocatura, in particolare quella penalista. A partire dalla separazione delle carriere: netta per gli avvocati, sostituibile invece, per Grasso, da una meno rigida separazione delle funzioni «in grado di raggiungere gli stessi scopi, a meno che non ci sia la volontà di portare il Pubblico Ministero nell’esecutivo. L’esperienza internazionale – ha spiegato Grasso - ci porta a dire che il nostro modello di Pubblico Ministero è imitato da altri paesi: la sua autonomia e indipendenza devono essere considerate una prerogativa non solo in termini di potere, ma anche un valore sentito dai cittadini. L’autonomia della magistratura è strumento essenziale per lottare contro la criminalità organizzata e le sue molteplici infiltrazioni». Necessità, dunque, di un «dialogo sereno» con il Governo, ma anche con l’Avvocatura. Senza incagliarsi in scioperi «contrari per principio a quell’autonomia e indipendenza che l’avvocatura stessa rivendica». Meglio per Grasso parlare piuttosto di «protesta» e di un dibattito che resta «difficile perché le posizioni sono molto dedicate, anche se – ha ammesso il Procuratore Antimafia - penso possano esserci diversi punti su cui confrontarsi. Uno dei luoghi del confronto può essere il Ministero della Giustizia. Il Ministro Mastella ha istituito una commissione per la riforma del Codice Penale e una per quella della Procedura Penale». Per Grasso una dimostrazione di buona volontà «il Governo l’ha data, la magistratura pure. Ora aspetto segnali dall’Avvocatura – ha concluso– la cosa più urgente è che la Giustizia possa andare incontro al cittadino-utente: cosa che oggi non accade, soprattutto riguardo alla lunghezza dei tempi dei processi. La Giustizia è per il cittadino un valore ancora da raggiungere: servono risorse economiche e servono riforme che razionalizzino i nostri codici per velocizzarne i tempi».