SPECIALE MANIFESTAZIONE DI ROMA DEL 12 OTTOBRE: Cup Nord Italia
Giuseppe Cappochin, presidente del CUP Veneto e coordinatore del Forum delle Professioni Intellettuali del Nord Italia
A Roma il Forum delle Professioni Intellettuali
del Nord Italia ribadirà tutta la propria contrarietà alla ricetta
proposta dal Ministro Bersani per invertire questo trend negativo. Proposta che
consideriamo finalizzata a favorire le grandi società di capitali e cooperative
espropriando ai professionisti il mercato delle prestazioni intellettuali e
chiederà al Governo di sviluppare con una appropriata ed innovativa riforma,
una politica economica per la promozione della competitività che nessun
progetto di legge ha fino ad oggi preso in considerazione. Quando si parla di competitività
- prosegue Cappochin - i riferimenti principali della politica sono la
produzione industriale, Confindustria ed i Sindacati dei lavoratori dipendenti.
È tempo che la Politica cominci finalmente a rinnovare il proprio lessico
quando parla di lavoro, produzione, innovazione e formazione, inserendo nel
proprio vocabolario anche quel vastissimo mondo di libere professioni e di
professionisti che costituiscono una consolidata componente essenziale della
vita del Paese». Per poter emergere in mercati caratterizzati da sempre
maggiore competitività, riduzione dei margini di profitto, globalizzazione
economica e crescente ruolo della conoscenza quale fattore produttivo, occorre
una più elevata attività innovativa da attuarsi mediante la creazione di
filiere, di strutture reticolari innovative tra sistema produttivo, università
e professioni intellettuali, una rete cioè che integri competenze distinte allo
scopo di elevare la qualità del servizio offerto e dove ogni nuovo
"nodo" della rete rappresenti un valore aggiunto per tutta la rete. È
quindi indispensabile anche per il sistema delle professioni intellettuali poter
investire in qualità, formazione, nuove competenze e innovazione. Sono
riflessioni e proposte che gli ordini professionali del Nord Italia sottopongono
ormai da lungo tempo al Governo. Sottolinea ancora Cappochin: «Gli studi
professionali più che di capitali estranei al mondo delle professioni necessitano
di una politica e economica che finalmente offra loro quegli strumenti di
promozione di meccanismi di filiera e di aggregazione anche interprofessionale
e quei meccanismi di accesso al credito agevolato e alla formazione continua,
fino ad oggi elargiti a piene mani al solo settore produttivo». Attraverso
questi meccanismi di formazione e innovazione anche le professioni intellettuali
- e, in particolare, quel crescente numero di giovani che si affaccia al mondo
delle professioni e che già oggi rappresenta una offerta in parte latente che
chiede solo di poter emergere -, potranno essere competitivi anche in ambito
internazionale, in sinergia e non in competizione con gli altri fattori della
produzione. «In definitiva, i professionisti sono stanchi di discutere
inutilmente da oltre dieci anni dell'organizzazione del sistema ordinistico,
numero e durata dei mandati, modalità elettorali, numero dei consiglieri,.»
conclude il presidente del CUP Veneto e coordinatore del Forum delle Professioni
Intellettuali del Nord Italia: «È tempo per il Governo di promuovere una seria
politica economica per e non contro i professionisti offrendo adeguati meccanismi
di incentivazione della competitività mediante investimenti in qualità,
formazione, nuove competenze e innovazione».