SPECIALE MANIFESTAZIONE DI ROMA DEL 12 OTTOBRE: Lettera che sarà consegnata a Romano Prodi
LETTERA
CHE VERRA' CONSEGNATA AL PRESIDENTE PRODI
Prot.
n. 321/06
Roma,
11/10/2006
Ill.mo on. prof.
Romano Prodi - Presidente del consiglio dei Ministri - palazzo
Chigi - 00186 Roma
Illustre Presidente,
in rappresentanza di ben diciannove
Casse di Previdenza Professionali, Le trasmetto il testo di emendamenti che si
chiede di apportare alla Finanziaria, formulati dall’AdEPP (Associazione degli
Enti Previdenziali Privati) e già consegnati al Ministro del Lavoro, On. Cesare
Damiano.
Si tratta di interventi urgenti
a sostegno della Previdenza dei Professionisti Italiani che conta,
complessivamente, una platea di quasi due milioni di iscritti.
Al riguardo devo constatare che,
nonostante la disponibilità manifestata dal Ministro Damiano e le affermazioni
di principio contenute nel programma dell’Unione, il disegno di legge
finanziaria varato dal Governo non contiene traccia di quanto richiesto dall’AdEPP.
Va, anzi, evidenziato, come
l’ipotesi di un indiscriminato aumento della tassazione sulle rendite
finanziarie (dal 12.5% al 20%) impatti in modo devastante sul risparmio
previdenziale dei professionisti italiani.
E’ del tutto evidente come un
provvedimento di aumento dell’aliquota di tassazione debba necessariamente
escludere gli Enti che gestiscono forme
di previdenza obbligatoria, che investono il proprio patrimonio per
garantire il pagamento delle pensioni alle future generazioni e già subiscono
una ingiustificata e incostituzionale forma di “doppia tassazione”, nella fase
di accumulo, prima, e nella fase di erogazione delle rendite, poi.
Questa situazione è, di fatto,
insostenibile e richiede immediati impegni da parte del Governo. Un
allineamento alle regole di tassazione dei fondi di previdenza complementare,
almeno in una prima fase, è l’obiettivo minimo dovuto alle Casse professionali,
in attesa di trovare le risorse necessarie per la totale esenzione fiscale
della fase di accumulo e di gestione del patrimonio, pienamente giustificata
dalle finalità previdenziali di base perseguite.
Questo è quello che tutti gli
Enti previdenziali dei professionisti si aspettano da una finanziaria che miri
realmente a rilanciare lo sviluppo e a garantire la sostenibilità del sistema
sociale e previdenziale nel nostro Paese.
L’AdEPP si è sempre battuta per
la eliminazione della doppia tassazione. Ed ora, insieme al danno subito per
anni, si prospetta anche la beffa di un ulteriore, ingiustificato, aumento
della pressione fiscale sugli Enti di categoria.
Per questi motivi Le rivolgo un
appello perché le Casse professionali siano espressamente escluse dall’aumento
dell’aliquota di tassazione delle rendite finanziarie e siano fatte proprie dal
Governo le proposte migliorative, soprattutto con riferimento all’autonomia
normativa, avanzate dall’AdEPP in rappresentanza degli interessi previdenziali
di circa due milioni di professionisti.
La ringrazio a nome di tutti i
professionisti italiani.
Con i più cordiali saluti,
f.to Il Presidente
avv. Maurizio de Tilla