Lazio virtuoso nella legislazione sulle professioni
Colloquio con Domenico Ricciardi coordinatore del Cup del Lazio
La Regione Lazio è l’unica
regione che ha una legge sulle professioni. Lo sottolinea
a MP, Domenico Ricciardi, Coordinatore della Conferenza Ordini e Collegi
Professionali del Lazio, istituita appunto con la Legge Regionale n. 19/2002.
Domanda. Eppure
anche altre regioni hanno fatto leggi sulle professioni. Dove
sono finite?
Risposta. La Corte Costituzionale
le ha tutte cancellate. Tranne appunto quella che nella
scorsa legislatura fece la giunta Storace. La Legge Regionale del Lazio
n. 19/2002, che regola il rapporto di collaborazione istituzionale fra la
Regione Lazio e gli Ordini e Collegi Professionali (come Enti Pubblici non
economici), è infatti l’unica Legge Regionale che non
è stata bocciata dalle sentenze della Corte Costituzionale, e può servire da
esempio per tutte le regioni d’Italia, per risolvere il contenzioso determinato
dall’applicazione dell’art. 117 Titolo V della Costituzione.
D. Resta però il problema delle
professioni non regolamentate che resterebbero fuori
della porta.
R. È un problema facilmente
risolvibile. Basta un po’ di buona volontà. Nel Lazio, per esempio, analoga
Legge Regionale potrebbe essere approvata per le associazioni non
regolamentate, conservando le autonomie delle due Conferenze, che potrebbero
essere coordinate su argomenti comuni direttamente dall’Assessore agli Affari
Istituzionali della Regione Lazio Regino Brachetti. La
distinzione dei ruoli degli Ordini e delle Associazioni, se coordinati, è una
ricchezza, è la soluzione ottimale per migliorare la
qualità delle prestazioni professionali a favore del cittadino.