Con l’albo Unico delle professioni contabili non nasce una nuova professione
Lo affermano il Presidente e il vice-Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Antonio Tamborrino e Mario Damiani
Contrariamente da quanto si potrebbe intendere da alcune infondate affermazioni ribadiamo con forza che l’istituzione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili non determina affatto la nascita di una nuova professione ma rappresenta esclusivamente la naturale evoluzione della professione del dottore commercialista e la contemporanea estinzione di quella dei ragionieri. La devoluzione della competenza del Regolamento elettorale al nuovo Consiglio Nazionale implica solo l’individuazione dell’organismo neo-eletto che comunque rappresenta la professione del dottore commercialista che prosegue dopo la riforma. È inoltre del tutto da respingere la soggettiva interpretazione dello stesso quotidiano economico secondo la quale sarebbe necessario un altro decreto legislativo o addirittura un’altra legge delega per modificare il decreto legislativo 139/2005: è ampiamente sufficiente – e vi sono sia i tempi sia i necessari requisiti di straordinarietà e urgenza – un decreto-legge per adottare le revisioni del testo evidenziate nella recente lettera inviata al Ministro Mastella dai molti Presidenti di Ordini locali dei dottori commercialisti. Vogliamo anche ricordare che nel Disegno di legge Mastella di riforma delle professioni all’articolo 6 è stato aggiunto un apposito comma che prevede che negli Albi possa essere costituita una specifica sezione riservata ai diplomati. Sezione che non potrà trovare replica nell’Albo unico dei Dottori Commercialisti. In conclusione, pertanto, qualora malauguratamente si dovessero continuare a sostenere le posizioni di quanti affermano ci si trovi in presenza di una nuova professione e quindi non già dell’evoluzione di quella del dottore commercialista, ci vedremo costretti – nella nostra qualità di Presidente e vice-Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti – a proporre di rimettere in discussione, in tutte le opportune sedi istituzionali, l’intero impianto della legge istitutiva l’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.