Gli Ingegneri a Treviso: igneno creativo, innovazione e concorrenza
Cni. Gli ingegneri spiegano a Treviso le ragioni tecniche alla società civile.
Un Congresso all’insegna del dialogo quello che si annuncia a Treviso dal 6
all’8 settembre la 51a edizione
dell’incontro nazionale annuale degli Ordini degli ingegneri, ma anche nel nome
della fermezza sulle ragioni tecniche che gli ingegneri ritengono di dover
difendere, non come una questione di interessi di parte ma un vantaggio della società civile,
rispetto alla quale i professionisti svolgono un ruolo di primo piano
soprattutto nel settore delle opere pubbliche. Il tema “Ingegno, innovazione e concorrenza”,
al centro dell’incontro, sarà declinato sui temi di attualità
politica in relazione alla
liberalizzazione e concorrenza, con attenzione non solo alla normativa ma anche
alle dinamiche del mercato. Gli obiettivi del dibattito sono tre: evidenziare la critica al
metodo di lavoro del Governo che ha condotto all’approvazione del Decreto Bersani; il timore che la riforma
degli Ordini si traduca in un’abolizione degli stessi; e la difesa strenua dei
minimi tariffari in materia di lavori pubblici. Sul primo punto, al di là
delle proteste a caldo, la volontà è quella propositiva del dialogo,
allargato, non solo con i politici, ma con i cittadini e tutti =li ordini
professionali che sono invitati al Congresso. Il tema della riforma degli
Ordini è stato spesso invocato, dai vari governi, in nome della tendenza
europea in atto ma gli ingegneri precisano che non è un’anomalia tutta
italiana: anche Spagna, Portogallo e Grecia hanno la nostra organizzazione e
sono decisi a mantenerla. La preoccupazione investe anche la disposizione di un
sistema duale, ordini e associazioni. “Il rischio – ha sottolineato
il Presidente del CNI, Ferdinando
Luminoso – è una duplicazione di funzioni mentre noi ci opponiamo al fatto
che le associazioni possano entrare nel campo delle attività riservate”. Nodo =entrale quello dei minimi tariffari per i lavori pubblici
dove l’interesse =ella società civile è prevalente. Al riguardo la risposta degli ingegneri è di promuovere la riforma delle
professioni, nonché uno studio, affidato a terzi, per stabilire un minimo
tariffario sotto il quale non è possibile garantire la qualità di un’opera. Infine
– ha = annunciato Luminoso – l’idea è di lanciare al Congresso una legge
d’iniziativa popolare perché il nostro interesse è di muoverci in uno spirito
di cooperazione con la ferma volontà di dare il nostro contributo e la pretesa di essere ascoltati”. Ufficio comunicazione CNI Responsabile segreteria: Filomena Petroni
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