aa

l'opinione

La Confsal annuncia dure azioni di lotta incluso lo sciopero

stampa

Oggi a Roma al termine del convegno Pensioni Oggi e Domani

La Federpensionati della Confsal – Confederazione dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori – ha tenuto oggi un convegno sulla riforma del sistema pensionistico e previdenziale, nel corso del quale ha presentato la propria piattaforma politico-sindacale. Il segretario della Federpensionati–Confsal, Achille Massenti, ha denunciato l’incidenza negativa del lavoro sommerso sull’entrata previdenziale e la grave assenza  di un sub-sistema di previdenza complementare. Ha poi chiesto la “separazione” della spesa previdenziale da quella assistenziale, la cui “confusione” impedisce una obiettiva e seria valutazione sulla tenuta finanziaria del sistema.

La piattaforma politico-sindacale  della Confsal è incentrata su:

Ø      la perequazione delle pensioni attuali;

Ø      le garanzie per le pensioni future, in particolare per i giovani lavoratori;

Ø      l’estensione della previdenza complementare a tutti i lavoratori privati e pubblici;

Ø      l’eliminazione dello “scalone Maroni”, graduandolo e raccordandolo con l’incentivazione.

La Confsal ha giudicato improponibili la disincentivazione per l’uscita dal lavoro attivo e la revisione al  ribasso dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo. Infine, per rendere il sistema più flessibile, la Confsal ha presentato alcune proposte, tra cui la “banca del tempo” e la contribuzione figurativa per determinate categorie. Bisogna parlare di pensioni in un contesto più allargato di welfare, secondo il sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, Mario Lettieri, che spiega: “Bisogna cominciare dai giovani e quindi ridurre il precariato. Lo ‘scalone’ va addolcito, ma servono incentivi per ogni anno in più di attività; inoltre, è ineludibile l’aumento dell’età pensionabile, magari volontario”.  Un altro problema da affrontare è la mancanza di dati certi, denuncia Giancarlo Falcucci, della Commissione politiche sociali del Cnel, che dichiara: “ Di conseguenza, non c’è attendibilità sul reale stato contributivo dei lavoratori. Invece sarebbe importante avere un ‘estratto conto’ annuale della  situazione contributiva per conoscere meglio la posizione e non perdere i diritti acquisiti”. “Nei vari comparti della pubblica amministrazione- dice Eugenio Gallozzi del ministero per le Riforme e le innovazioni della pubblica amministrazione - non esiste un’erogazione omogenea dei contributi e quindi ci sono difficoltà di gestione delle liquidazioni”. A conclusione, il segretario generale Confsal Marco Paolo Nigi ha ribadito la richiesta di una seria attivazione dei tavoli concertativi a livello politico e tecnico e ha annunciato lo stato di agitazione nell’ambito della vertenza generale sulle questioni aperte: riforma del sistema previdenziale e pensionistico, rinnovo dei contratti e precariato. In mancanza di risposte immediate, concrete e puntuali da parte del Governo, la Confsal intraprenderà dure azioni di lotta, incluso lo sciopero generale.

ultim'ora

Hacked By attacker >>>


Roma – 26 marzo. Ore 9,30 Sala Conferenze Camera dei Deputati. Dibattito pubblico “La Riforma delle Professioni che vogliamo”. Organizzato da Assoprofessioni. >>>


Cronistoria dell’attacco alle professioni: da Amato a Bonino via Bersani. >>>