Accordo Fnomceo-Sindacati Medici su Ecm e Professioni
di Elisa Pastore
Sull'educazione continua in sanità e sulla riforma delle professioni la federazione degli ordini dei medici e odontoiatri (Fnomceo) e 15 sigle sindacali di medici (ospedalieri, di medicina generale, del territorio e odontoiatri) hanno trovato un "percorso comune" che sarà presentato alle istituzioni (conferenza Stato-Regioni, assessori alla sanità e presidenti delle commissioni parlamentari competenti). "I contenuti della piattaforma non sono aria fritta - ha detto Amedeo Bianco, presidente della Fnmoceo (nella foto) - c'è un filo conduttore tra noi sulla riforma delle professione e sull'ecm, quest'ultima conclusasi dopo 5 anni di attività". I medici che hanno siglato l'accordo rappresentano l'80% di tutti camici bianchi, rappresentativi di circa 180 mila medici in Italia. "Vogliamo - ha detto ancora Bianco – essere protagonisti del cambiamento. Si' quindi alla modernizzazione delle professioni, no al mercato perché schiaccerebbe i diritti dei cittadini. Sì al grande progetto di formazione in medicina ma che non espropri le professioni, che non diventi cioè il controllo sull'operato dei medici. La vera sfida che abbiamo di fronte è costruire una sorta di 'casa di vetro' che tolga ogni conflitto di interesse". In pratica occorre - secondo Fnomceo e medici - recepire la legge 229 sull'ecm, su chi la gestisce e come si gestisce la formazione medica, "in futuro dovrà riguardare livelli di qualità di formazione in modo di offrire servizi nei Lea (livelli essenziale di assistenza)". In 5 anni l'Ecm ha prodotto molto: al ministero della salute sono, infatti, arrivate 12 milioni di registrazione per la formazione dei medici.