Lo Snals-Confsal verso lo sciopero della scuola
Fallita la conciliazione su risorse economiche per il rinnovo contrattuale e le immissioni in ruolo
Si è appena conclusa la procedura di raffreddamento e di conciliazione, prevista dalla legge n. 146/90, che lo Snals-Confsal aveva attivato per capire se fosse possibile sospendere lo stato di agitazione del personale della scuola, indetto sui seguenti punti:
1) mancata convocazione delle parti sociali per l’avvio della contrattazione per il rinnovo del contratto normativo per il quadriennio 2006/09 e per il primo biennio economico 2006/07, come ripetutamente richiesto ai tavoli politici nei vari incontri ed al presidente dell’ARAN in occasione dell’invio della piattaforma contrattuale; mancata certificazione delle economie di comparto, da utilizzare in sede di rinnovo contrattuale, per la valorizzazione professionale di tutte le categorie della scuola;
2) mancata emanazione dei provvedimenti autorizzativi da parte del Ministero dell’Economia e Finanza, per l’immissione in ruolo del personale docente e ATA, con decorrenza 1^ settembre 2007. Contestuale incremento della limitata richiesta di posti per il personale ATA (soli 10.000), già prodotta dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il Ministero della Pubblica Istruzione ha fatto presente che il confronto negoziale per il rinnovo contrattuale non gli consente un’esclusività grazie a cui decidere autonomamente. Al momento, non è ancora in grado di comunicare l’avvenuta certificazione delle economie, derivanti dalla contrazione della spesa (per gli organici) degli ultimi anni, perché questa competenza è del Ministero dell’Economia.
Sono in via di definizione alcune procedure che incidono sul pubblico impiego e “bloccano” l’apertura del confronto negoziale. Esse sono tese a ridefinire il quadro generale degli accordi con gli Enti Locali, a seguito delle loro nuove competenze e attribuzioni, e a concludere il “memorandum” a titolarità del Ministro Nicolais. Per quanto riguarda il piano di assunzioni, l’amministrazione scolastica ha fatto presente che il Ministro Fioroni si è fatto carico di sollecitare il Ministero dell’Economia per implementare la previsione di reclutamento di docenti, ATA e dirigenti scolastici, anche anticipando la quota di assunzioni previste per gli anni successivi. A tutt’oggi, non ha avuto risposta. La delegazione Snals ha sottolineato la propria insoddisfazione rispetto alla posizione del Ministero della Pubblica Istruzione, i cui ritardi ricadono pesantemente sulla categoria, sempre più mortificata dalla poca attenzione che le istituzioni a essa riservano. I problemi oggetto della procedura di raffreddamento, infatti, rimangono completamente irrisolti. Da troppo tempo la scuola è chiamata a farsi carico di tutto il disagio sociale, ma è sempre più vissuta dal potere politico come costo da contenere, piuttosto che come investimento attraverso cui sostenere le conoscenze dei giovani e formare la società del domani. La legge finanziaria che contrae gli organici - e quindi i posti di lavoro -; i contratti collettivi scaduti da mesi per il cui rinnovo le risorse individuate sono irrisorie – tanto da non consentire di aprire un qualsiasi confronto negoziale -; l’assenza di un piano di assunzioni che stabilizzi il precariato e consenta ai giovani operatori di progettare serenamente il proprio futuro, sono tutte questioni che non consentono al nostro sindacato un rinvio a soluzioni successive.