Assoprofessioni aspetta la riforma
Il presidente Giorgio Berloffa contro il ddl di inziativa popolare
La confederazione delle associazioni delle professioni non regolamentate aspetta la riforma e non avvia inutili raccolte di firme in questa fase storica così delicata e importante. “Non è questo il momento di raccogliere firme per la riforma delle professioni”. Giorgio Berloffa, presidente di Assoprofessioni, è decisamente scettico sull’iniziativa avviata da alcune organizzazioni professionali per accelerare l’iter legislativo del ddl Mastella. “In questa fase – dichiara il presidente della confederazione delle associazioni delle professioni non regolamentate – in cui si è detto e si è fatto tutto, l’ultima parola spetta al Parlamento. Perciò è opportuno lasciare lavorare i deputati, che finora hanno dimostrato apertura e volontà verso la riforma. Abbiamo già esercitato il giusto pressing per il riconoscimento delle professioni, e questo è il risultato”. Assoprofessioni è dunque convinta che “valanghe di fax con lettere firmate da professionisti che chiedono la riforma al governo proprio mentre sono in corso le relative audizioni, sono inutili. Anzi, potrebbero addirittura intorpidire le acque. Del resto – avverte Giorgio Berloffa – le parole dell’onorevole Pisicchio sono state chiare”. Ad Italia Oggi, lo scorso 23 marzo, l’onorevole dichiarò: “Se qualcuno pensa che le audizioni siano un’inutile liturgia, eviti pure di presentarsi in commissione. Si risparmia tempo. Personalmente non ritengo inutile questo passaggio. Il governo fa le proposte. Il parlamento deve deliberarle. Tutti gli elementi a disposizione sono strumenti fondamentali per una consapevole legislazione che tiene conto di tutte le posizioni in campo. Rispetto la decisione del presidente della camera di affidare in sede congiunta l’indagine”. E anche l’onorevole Mantini si è dimostrato pronto ad accogliere i suggerimenti delle professioni. “Non a caso – precisa Berloffa – mentre gli ordini hanno approntato una loro proposta, dando prova del fatto che dopo le iniziali resistenze hanno accettato la riforma, Assoprofessioni ha perfezionato le sue osservazioni al ddl Mastella. Le professioni non regolamentate, d’altronde, hanno sempre accettato e sollecitato il riconoscimento. Perciò, per quel che ci riguarda, lasceremo il manovratore libero di compiere le sue operazioni. Almeno fino a quando condivideremo la rotta”