I tributaristi sono liberi professionisti anche nell’antiriciclaggio

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di Roberto Falcone (Presidente Lapet)

Anche nelle norme antiriciclaggio i tributaristi sono liberi professionisti. Il regolamento infatti identifica esattamente le categorie di chi svolge in maniera professionale attività in materia di contabilità e tributi. La nostra attesa è stata perciò degnamente ripagata. In effetti, i tributaristi hanno dovuto attendere circa un anno – era giugno 2006 – prima della pubblicazione del testo del regolamento del ministero dell’Economia per l’adeguamento del decreto ministeriale del 3 febbraio 2006, il numero 141, in attuazione delle modifiche al decreto legislativo 20 febbraio 2004, numero 56, apportate dalla legge numero 29 del 25 gennaio 2006. Ma alla fine ne è valsa la pena, dal momento che nel testo si concede espressa dignità alla nostra categoria, appellandoci come liberi professionisti nell’articolo 1 comma 1 del regolamento, precisando bene che con questa accezione si intendono coloro che sono contemplati nell’articolo 2 comma 1 lettere s), s-bis) e t) del decreto legislativo del 20 febbraio 2004 numero 56”. Tra l’altro già nel Testo unico di riferimento per la disciplina antiriciclaggio, il provvedimento che recepisce la terza direttiva comunitaria e che è attualmente al vaglio di un’apposita commissione istituita dal ministero dell’Economia, il ruolo dei tributaristi è stato ampiamente riconosciuto con l’equiparazione ai professionisti legali. Sin da febbraio, in seguito anche ai nostri suggerimenti, era stato dunque chiaro l’orientamento ministeriale, finalmente consapevole dell’importanza e della necessità di allargare la platea dei professionisti per rendere del tutto efficace la lotta in Italia contro il denaro provento da attività illecite