X congresso nazionale Snals-Confsal
Dal 7 al 9 maggio a Roma
Comincia con una sessione plenaria, alla presenza di circa 1000 delegati in rappresentanza di oltre 200.000 iscritti, il X Congresso Nazionale dello Snals-Confsal. L’obiettivo è fare un bilancio della strategia politico-sindacale dell’ultimo quadriennio e delineare le azioni che impegneranno la prima forza sindacale autonoma della scuola nel prossimo futuro. Lo Snals-Confsal è infatti rappresentato nelle istituzioni scolastiche da 7.000 RSU, mentre nel Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione occupa il 33% dei seggi elettivi (21 seggi su 63). Apre i lavori la relazione del segretario generale vicario, Marco Paolo Nigi (nella foto). Nella mattina di lunedì saranno presenti responsabili di Governo, parlamentari, personalità delle istituzioni nazionali e locali, esperti del mondo della scuola, dell’università, della cultura e del lavoro. Tra di essi il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni. Esiste nel nostro Paese quella che viene definita l’emergenza scuola, di cui lo Snals-Confsal ha denunciato da tempo fenomeni e cause, proponendo gli interventi necessari per realizzare nuove politiche dell’istruzione, dell’alta formazione, dell’università e della ricerca e sostenendo la necessità di valori e obiettivi condivisi per una strategia istituzionale di lungo periodo. Lo Snals-Confsal si è battuto prioritariamente per la riaffermazione della funzione istituzionale della scuola e per il rilancio del prestigio sociale del personale; ha adottato azioni sindacali per la definitiva soluzione del precariato, per l’incremento degli investimenti nell’istruzione, per l’adeguamento delle retribuzioni ai parametri economici dell’eurozona, per la tutela previdenziale e, proprio in questo periodo, per il rinnovo dei contratti, scaduti da un anno e mezzo. Sulla vertenza contrattuale, se il Governo non rispetterà in tempi brevi gli accordi, lo Snals-Confsal ricorrerà allo sciopero, già proclamato e solamente differito. Lo Snals-Confsal, forte della propria autonomia e nella convinzione che la qualità della scuola e la serietà degli studi, di tutti i livelli e settori, siano uno dei fattori principali dello sviluppo del Paese, dell’equità e della giustizia sociale, rilancia la sua scommessa: contribuire a realizzare una scuola autonoma e autorevole con un personale motivato e con dei giovani preparati ad affrontare le sfide del futuro.