Il governo ci ignora
La denunciano Pietro De Paola, vicepresidente del Cup e presidente dell'Ordine dei Geologi e Roberto Orlandi, presidente del Collegio nazionale degli Agrotecnici
''Dal 29 giugno dell'anno scorso stiamo tentando di avere un contatto con il Governo ma finora ogni sforzo è stato vano. Siamo felici invece che oggi il Parlamento ci abbia aperto le porte per ascoltarci''. Non ha peli sulla lingua, Pietro De Paola, vicepresidente del Cup e presidente dell'Ordine dei Geologi al termine di un'audizione presso le Commissioni riunite Attività produttive e Giustizia della Camera, dedicata alla riforma delle professioni. ''La cosa - ha spiegato De Paola - ci rammarica non poco, come anche il fatto di non essere riusciti fino a questo momento a parlare con il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani o, naturalmente, con il presidente del Consiglio''. Sul fronte della raccolta firme per il progetto di legge di iniziativa popolare varata dal Cup, De Paola, nella sua veste di responsabile operativo, ha ricordato come al momento sia in fase di ''completamento il quadro dei referenti per vidimare i moduli per la raccolta delle firme presso le 29 Corti d'Appello''. In ogni caso, ha aggiunto, ''ce la faremo, visto che abbiamo ancora 18 giorni, e avvieremo entro maggio la raccolta delle firme. In ogni caso confidiamo in questa azione - ha spiegato De Paola, parlando ancora della proposta di legge di iniziativa popolare - che ha un aspetto politico rilevante perché è una proposta non politica ma tecnica, elaborata dai professionisti in un'ottica finalizzata a rendere servizi di grande qualità agli utenti. Naturalmente noi puntiamo a una legge quadro e non a una legge delega, da cui prendiamo le distanze per quanto riguarda in particolare le attività imprenditoriali, che oggi è il punto di forza dell'Antitrust per colpire le professioni''. Gli fa eco Roberto Orlandi, presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici, la cui organizzazione è riunita nel Cup: “Finora – dice - non vi è stata alcuna reale interlocuzione delle categorie professionali con il ministro della Giustizia Clemente Mastella sul testo di riforma. Un primo reale confronto fra professioni e mondo politico è avvenuto solo adesso in Parlamento grazie alla sensibilità dei presidenti delle Commissioni Attività produttive e Giustizia della Camera. Finora - osserva Orlandi - non è stato dunque svolto alcun confronto sostanziale con le categorie interessate alla riforma, e questo nonostante le espresse richieste di essere consultati. E quindi in un tale contesto - conclude Orlandi - è sorprendente veder affermare, nella relazione di accompagnamento del ddl governativo, come lo stesso sia frutto, fra l'altro, di un'ampia consultazione di Ordini, che in realtà non vi è mai stata”.