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l'opinione

Confronto aperto sulla riforma del processo civile

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Lo chiede ai Magistrati la presidente dell’Oua, Michelina Grillo

Serve una forte inversione di marcia, invece, il Ddl Mastella è figlio di una filosofia vecchia e fallimentare, come dimostrano le esperienze similari del passato. È l’ennesimo piano di microchirurgia sulla giustizia civile. Servono, invece, risorse, interventi organici e maggior dialogo. L’Oua, con una lettera inviata a Giuseppe Gennaro, presidente dell’Anm (di seguito), propone di tenere aperto, e di approfondire ulteriormente, il confronto tra avvocati e magistrati sul grave stato di crisi della nostra macchina giudiziaria. Forte l’invito a partecipare, con un ruolo attivo, alla Conferenza nazionale della Giustizia, organizzata dall’Organismo Unitario, che si terrà dall’11 al 13 ottobre a Roma. “Il Ddl Mastella – scrive la Grillo - prosegue nel criticabile metodo di modifica di singole norme. Tra le altre cose, si accentua la funzione direttiva in capo al giudice, aumentando in modo marcato i poteri discrezionali, e comprimendo i diritti e le facoltà delle parti. Si ha l’impressione – in particolare da previsioni quali quella della facoltà dell’assegnazione dei termini per le memorie (art. 183 cod. proc. civ.) in presenza di giusti motivi o quella della facoltà di rimessione in termini per errore scusabile – che le aspettative del recupero di efficienza siano unicamente riposte nella funzione del giudice, mentre la funzione difensiva viene ancora una volta mortificata e i difensori vengono relegati al ruolo di fastidioso ostacolo al celere e giusto procedere del giudizio. E ciò purtroppo, mi sia consentito, con il malcelato, quando non aperto, compiacimento di molti magistrati. Si ignora, invece, il problema delle risorse, nell’illusoria speranza che cambiando solo alcune regole, in modo del tutto disorganico, sia possibile restituire la giustizia civile ad una prospettiva di accettabile funzionamento. Speranza già smentita da lustri di insuccessi di simili strategie. L’Europa non smette di ricordarcelo con ammonimenti e richiami tutti gli anni. Bisogna cambiare questa filosofia, e la Conferenza sulla Giustizia che terremo ad ottobre a Roma è l’occasione per aprire, nel confronto costruttivo tra tutti gli operatori, un grande cantiere di idee e proposte per un giustizia efficiente e, soprattutto, rispettosa dei diritti dei cittadini”.
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