Non siamo folli. Sono follia i provvedimenti del Governo
Il Consiglio nazionale dei dottori Commercialisti contesta le parole di Visco
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti respinge al mittente le affermazioni del viceministro Vincenzo Visco che si permette di definire una follia le richieste della nostra categoria di riscrivere completamente il calendario delle scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Folli sono, invece, quei provvedimenti che aggravano e complicano le incombenze a carico dei dottori commercialisti che operano a fianco ed a tutela dei cittadini-contribuenti. Le inadeguate misure relative ai termini per presentare le dichiarazioni fiscali sono il sintomo più evidente della totale sordità alle legittime e ragionevoli richieste della nostra categoria – afferma una nota – e testimoniano ulteriormente un atteggiamento di preconcetta chiusura al limite della prevaricazione nei confronti dei dottori commercialisti italiani. Il richiamo del viceministro Visco all’Europa – prosegue la nota - non può essere a senso unico: in Europa i Legislatori dispongono solo per il futuro e rispettano la regola per cui le innovazioni normative che intervengono nell’ultimo trimestre hanno efficacia dall’anno successivo. Se questo elementare principio di diritto, in Italia vigente con l’art. 3 dello Statuto del Contribuente, fosse osservato – conclude la nota - non avremmo l’alluvione di modifiche che caratterizza tutte le Finanziarie e costringe a tempi lunghi per predisporre modelli e specifiche informatiche. Si potrebbe perciò anche accettare la data di fine maggio se i modelli dichiarativi, le istruzioni e le modalità tecnico-informatiche definitive fossero pronte a novembre dell’anno precedente. (nella foto Mario Damiani Vice Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti)