Sì a deleghe ridotte e laurea triennale
Assoprofessioni d'accordo con Pierluigi Mantini
“La nostra fiducia nei confronti del governo sarà ricompensata”. Roberto Falcone, segretario generale di Assoprofessioni, accoglie con favore le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’onorevole Pierluigi Mantini, relatore del provvedimento di riforma delle professioni presso la commissione Giustizia-Attività produttive. Il relatore assicura che la riforma si farà presto, poi si sofferma sull’importanza di ridurre le deleghe allo stretto indispensabile, sulla necessità di riconoscere l’esistente e di richiedere per il futuro il possesso della laurea triennale anche nel settore tributario. “Siamo d’accordo con ogni singolo punto di questo discorso – dichiara il segretario Falcone – anche perché tra l’altro è frutto di confronti e chiarimenti tra i vertici della nostra confederazione, presieduta da Giorgio Berloffa, e lo stesso relatore Mantini”. Per quel che attiene i tempi: “Riteniamo che adesso, dopo il doveroso giro di consultazioni tra governo e parti interessate, i tempi siano maturi per approvare rapidamente la riforma delle professioni. Non aveva senso, mentre ancora erano in corso le audizioni, raccogliere firme e protestare, ravvisando nell’atteggiamento democratico di confronto delle commissioni riunite Giustizia e attività produttive, una mera perdita di tempo. La concertazione è alla base della democrazia, e rientra tra le priorità di questo governo. E poi la politica ha i suoi tempi che noi abbiamo rispettato e atteso. Adesso ci aspettiamo che sia completata al più presto la versione definitiva del testo unificato”. Sulle deleghe: “E’ giusto ridurle laddove ce ne sono troppe. Le deleghe in bianco sono pericolose per tutti e ad ogni livello. Inoltre, facendo chiarezza sul discorso delle deleghe, e di quella sul riconoscimento delle associazioni, nello specifico, si porrà definitivamente una pietra sulle tanto famigerate sovrapposizioni. Proprio come Assoprofessioni, l’onorevole Mantini parla di riconoscimento prioritario delle nuove professioni. E per evitare sovrapposizioni propone, come la confederazione stessa suggerisce nel documento inviato al ministro Mastella, di riconoscere l’esistente. Siamo d’accordo. E siamo anche favorevoli alla richiesta di laurea triennale per i tributaristi. Gli iscritti della Lapet, che appartengono ad Assoprofessioni, sono quasi tutti laureati. E tra i nuovi associati non c’è nessuno che abbia interrotto la sua carriera scolastica dopo gli esami di maturità. Chiaro è che si dovrà tener conto di una fase transitoria per poter permettere ai vecchi tributaristi, quelli più anziani, di adeguarsi al nuovo sistema. Non è certo una novità che li spaventa. Ed è un compromesso che tutti sono disposti ad accettare pur di vedere finalmente riconosciuta la professione”.