Magistrati e medici alleati per risolvere i casi di presunta malpractice
Già attivata da 22 tribunali e procure della Repubblica
È la Conferenza Permanente delle Specialità, un organismo tecnico costituito nel 2005 e composto dai presidenti in carica delle società medico-scientifiche italiane che hanno dato la propria disponibilità, per fornire ai magistrati inquirenti e giudicanti, nell’arco di 48 ore, gli specialisti più idonei da affiancare al medico legale, per decodificare l’errore nelle cause di responsabilità medica. In due anni di attività, la Conferenza Permanente di Specialità - il cui coordinatore è Maurizio Maggiorotti, già presidente di A.M.A.M.I. - ha “servito” 28 magistrati in 12 regioni e 22 Tribunali e Procure d’Italia (13 al Nord, 7 al Centro; 2 al Sud). Solo nei primi 5 mesi del 2007, questo nuovo organo è stato attivato in 24 ipotesi di malpractice. Le specialità attinte sono state 11. Le maggiori richieste pervenute riguardano l’Ortopedia (33%), Ginecologia (28%), varie branche della Chirurgia (20%), con in testa la Chirurgia Plastica (6 casi su 10). La Conferenza Permanente di Specialità si è costituita per coadiuvare i magistrati nel difficile intento di reperire specialisti di competenza realmente pari o superiore al medico indagato. Numerosi Tribunali Civili e Procure d’Italia hanno dimostrato di apprezzare notevolmente l’ausilio fornito dalla Conferenza, utilizzandola più volte. Nonostante le enormi proporzioni assunte nel nostro paese dal problema delle denunce ai medici, ancora troppo spesso si trovano medici legali a lavorare in "solitudine" o, peggio, affiancati da specialisti privi di esperienza pratica sulla problematica tema del contendere. Lo stesso Codice di Deontologia Medica - modificato nel dicembre 2006 - prevede obbligatoriamente che le consulenze per i casi di presunto errore medico, vengano attuate tramite l’utilizzo di una collegialità di alto profilo tecnico-scientifico. AMAMI ha tentato più volte di sensibilizzare i politici sul tema, anche inviando (marzo 2007) una petizione al Ministro della Giustizia Clemente Mastella, sottoscritta dai rappresentanti di 50mila specialisti. “La funzionalità e la facilità di accedere alla Conferenza Permanente – sostiene Maurizio Maggiorotti - è stata dimostrata dall'uso sempre più diffuso dello strumento tra i magistrati che, con una semplice richiesta via e-mail o fax, ottengono in tempi reali quanto richiesto. Ciò supera il concetto di liste di specialisti preconfezionate che non potranno mai essere completate per tutto il territorio nazionale e per tutte le sottospecialità di ogni branca della medicina. Infatti, un tale elenco non potrebbe contare meno di 10 specialisti per branca e per regione, arrivando a contenere oltre 2000 nomi, tra i quali i magistrati dovrebbe districarsi e comprendere, senza fallo, quale superspecialista sia più indicato...”.