Pagamento dell’F24 telematico con addebito sul conto corrente del professionista
La Lapet fa chiarezza con una circolare.
Il centro studi dell’associazione nazionale dei tributaristi, su incarico del presidente nazionale Roberto Falcone, ha inviato una nota a tutti i suoi associati, nella quale si precisano i limiti dell’uso del nuovo dispositivo introdotto a partire dal 3 luglio 2007 attraverso il provvedimento firmato lo scorso 21 giugno dal direttore dell’Agenzia delle Entrate. La Lapet invita i tributaristi a continuare a ricorrere al sistema dell’F24 cumulativo, limitando il ricorso all’addebito sul conto corrente ai soli casi necessari. Secondo Falcone, infatti, “i rischi e gli svantaggi connessi all’operazione superano di gran lunga gli effetti positivi che la nuova modalità potrebbe comportare nei confronti di quei contribuenti che non dispongono dei mezzi informatici necessari per la trasmissione diretta”. Non è inoltre tollerabile l’eccessiva movimentazione di denaro contante che si crea nello studio del professionista, esposto al rischio di rapina o furto. E non solo. Per il presidente della Lapet, “alimentare l’uso di denaro contante rappresenta un passo indietro rispetto all’obiettivo dichiarato dalle amministrazioni pubbliche di tendere verso un utilizzo sempre più diffuso della moneta elettronica, nell’ottica di aumentare l’efficacia della lotta all’evasione”. Intanto, l’associazione si farà promotrice nelle sedi opportune affinché il nuovo modo di pagamento avvenga solo attraverso carte di credito prepagate in sostituzione del denaro contante.