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E’ da cambiare la normativa in itinere su antiriciclaggio e antiterrorismo

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Lo chiedono i commercialisti

“Occorre cambiare la normativa proposta dal Governo relativamente al recepimento, attraverso decreto legislativo di attuazione, della Terza Direttiva in tema di antiriciclaggio e antiterrorismo”. Lo hanno ribadito il Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Antonio Tamborrino e il consigliere nazionale delegato a questa materia Giovanni Stella nel corso di una teleconferenza in collegamento con ottantacinque Ordini locali. L’equiparazione dei dottori commercialisti ad avvocati e notai, con i quali hanno in comune il percorso formativo, nella elencazione tassativa delle operazioni sospette; il pericolo derivante dall’estendere anche a soggetti non iscritti in albi la disciplina, poiché costoro non sono sottoposti a nessun controllo né a potestà disciplinare da parte degli albi; l’eliminazione dell’obbligo di segnalazione del professionista che si limita alla semplice trasmissione telematica delle dichiarazioni anche in relazione alle dichiarazioni degli anni precedenti; la conferma che la tenuta della contabilità per conto terzi, è fuori dal concetto di operazione da sottoporre alla normativa antiriciclaggio; l’esclusione del collegio sindacale dalla normativa in quanto organo collegiale; l’eliminazione della possibilità per l’autorità giudiziaria in qualunque caso e in qualunque sede di superare il segreto della segnalazione attraverso l’acquisizione del fascicolo per motivazioni diverse, facendo così correre seri rischi al professionista segnalante; la soppressione del richiamo, tra i reati-presupposto, di quello di cui all’art. 648-ter c.p. (Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita), che è strutturalmente diverso dal vero e proprio “Riciclaggio” (art. 648-bis c.p.). Queste, in sintesi le richieste illustrate da Tamborrino e Stella. “Che – hanno concluso – se non recepite porteranno ad una totale ingovernabilità ed inapplicabilità dell’intera materia che si presenta complessa, farraginosa e piena di adempimenti”
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