Animali più sani senza Bersani
di Andrea Lovelock
E questo lo slogan
dei veterinari italiani che in una lettera inviata dal presidente dell’Anmvi Carlo
Scotti al Ministro della Salute Livia Turco, chiedono esplicitamente
l’esclusione dal Decreto sulle liberalizzazioni. E per enfatizzare meglio
questa loro posizione hanno realizzato proprio in questi giorni due locandine
dove campeggia lo slogan “Animali più sani, senza Bersani”. Nel dettaglio la
lettera dell’Anmvi fa riferimento alle previsioni normative richiamate in
oggetto, e chiede l’immediato
intervento del Ministero della Salute, affinché la professione
veterinaria sia espressamente esclusa dall’ambito di applicazione del Decreto
sulle liberalizzazioni approvato il 30 giugno dal Consiglio dei Ministri.
(Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento
e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di
entrate e di contrasto all'evasione fiscale). I medici veterinari italiani -di
cui la Associazione rappresenta la totalità della popolazione professionale
attiva nel settore privato ( c.ca 13.500 professionisti)- respingono le
previsioni contenute all’articolo 2 (Disposizioni urgenti per la tutela della
concorrenza nel settore dei servizi professionali) del decreto citato, in
quanto palesemente incoerenti con il quadro giuridico - normativo in cui sono
inserite le professioni mediche, fra le quali rientra la professione
medico-veterinaria. In particolare, risulta in contrasto con le vigenti norme
di legge ed il vigente ordinamento l’apparentamento della professione
medico-veterinaria all’ambito meramente economico dei servizi professionali e
delle prerogative di sviluppo e competitività che ispirano il provvedimento in
questione; tali prerogative nulla hanno a che vedere con i principi della
tutela del paziente e della garanzia della qualità delle prestazioni sanitarie ai quali è invece informata l’etica e
la deontologia professionale medicoveterinaria. È in ragione di questo
stravolgimento di principio e di inquadramento giuridico che l’Associazione
Nazionale Medici Veterinari Italiani si richiama con forza al proprio Dicastero
di competenza istituzionale affinché la professione medico veterinaria e le
prestazioni veterinarie -siano esse rese nell’ambito del Ssn o in regime
privato– siano escluse dall’ambito di applicazione della norma in oggetto. La
locandina - spiega il presidente Carlo
Scotti - “Animali più sani senza il Decreto Bersani” è una denuncia contro
l’abrogazione dei minimi di qualità, contro la pubblicità selvaggia, contro la
cancellazione per decreto di alcune fra le più delicate norme del Codice
Deontologico Veterinario. Per l’Anmvi questo Decreto è un pericoloso
incoraggiamento alla malasanità, all’abusivismo professionale e alla
concorrenza sleale. Il pubblico deve sapere che i minimi in sanità
corrispondono a standard minimi di qualità, al di sotto dei quali è lecito
dubitare che il paziente animale sia stato oggetto delle più elementari
garanzie medico-sanitarie. Il pubblico deve anche sapere che l’ordine
professionale, già oggi, non ha più strumenti per perseguire illeciti
deontologici e legali, ovvero per tutelare il paziente animale e il cittadino.