La Camera non sia semplice luogo di ratifica di ciò che si decide al Senato
Michelina Grillo (Oua) chiede ai deputati uno scatto d’orgoglio
Una delegazione della giunta dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua), guidata dal presidente Michelina Grillo, presente anche il coordinatore della Commissione Oua sull’ordinamento giudiziario, Alessandro Garibotti, è stata ascoltata oggi in audizione dalla commissione Giustizia della Camera dei Deputati sulla riforma dell’Ordinamento giudiziario. Michelina Grillo, presidente Oua, alla fine dell’incontro, ha dichiarato: «Ho sottolineato come la riforma di cui si sta discutendo non è quella riforma della giustizia, di cui tanto il nostro Paese ha bisogno, ma un modesto intervento legislativo sull’Ordinamento giudiziario che soddisfa solo le preoccupazioni della magistratura associata. È una legge che non affronta affatto i problemi cruciali del sistema giudiziario, come l’eccessiva lunghezza dei processi e l’assoluta inadeguatezza delle risorse. Ho anche invitato i deputati a compiere uno scatto d’orgoglio – prosegue il presidente Grillo - a non accettare la logica, sempre più palese, per cui ciò che viene, a fatica, approvato al Senato debba essere poi ratificato dalla Camera. Il nostro bicameralismo perfetto avrà molti limiti, ma finché rimane in piedi non può essere allegramente ignorato per le debolezze dell’attuale maggioranza». Il presidente dell’Oua, infine, si è soffermato sulle posizioni della magistratura, invitando la maggioranza silenziosa dei magistrati a uscire allo scoperto: «Invito la grande parte dei magistrati che non condivide il settarismo e il corporativismo dell’Anm a fare sentire la propria voce. Sono convinta che molti magistrati condividano le esigenze di cambiamento e trasformazione necessarie per il nostro sistema e non abbiano posizioni preconcette anche su una grande battaglia come quella della separazione delle carriere».