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l'opinione

Continua l’azione unitaria dell’avvocatura, delibera Oua e Ucpi sull’ordinamento giudiziario

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Michelina Grillo, presidente Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana (Oua), si è incontrata con il responsabile giustizia dello Sdi, Enrico Buemi.

Al centro del  confronto: lo stato di grave crisi del sistema giudiziario in Italia, la prossima Conferenza nazionale della giustizia di ottobre organizzata dall’Oua, la riforma dell’ordinamento giudiziario approvata in Senato e in discussione alla Camera dei Deputati. Proprio su  quest’ultima questione, alla fine della riunione, la presidente dell’Oua, ha reso pubblico il documento unitario (lo trovate di seguito)   sottoscritto dall’Organismo Unitario dell’avvocatura e dall’Unione Camere Penali in cui si chiede al Consiglio Nazionale Forense e ai Consigli dell’Ordine di invitare tutti gli avvocati, attualmente componenti i Consigli Giudiziari a dimettersi dall’incarico istituzionale ricoperto; e, infine anche di dichiarare sin d’ora l’indisponibilità ad accettare nomine in seno al Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione e nei Consigli Giudiziari. “È la resa della Politica al potere di una parte della magistratura– ha denunciato Michelina Grillo - la marginalizzazione degli avvocati con l’esclusione dei consigli giudiziari è stato un atto di arroganza dettato dalla mancanza di buon senso. Si è così dimostrato chi è che ha a cuore i delicati equilibri del nostro sistema giudiziario e chi, invece, si comporta come un semplice difensore dei propri interessi corporativi. Abbiamo assistito al Senato ad una contrattazione sindacale, dove non hanno alcun ruolo ed importanza i diritti dei cittadini e la tenuta di un sistema giudiziario che da anni è in uno stato di grave crisi. Per questa ragione, anche in esito al dibattito registrato in occasione della manifestazione congiuntamente organizzata il 18 luglio scorso, abbiamo deciso di proseguire le iniziative unitarie dell’avvocatura con un deliberato, sottoscritto dall’Oua e dall’Ucpi, nel quale si chiede al Consiglio Nazionale Forense e ai Consigli dell’Ordine di invitare tutti gli avvocati, attualmente componenti i Consigli Giudiziari a dimettersi dall’incarico istituzionale ricoperto; non solo, ma anche di dichiarare sin d’ora l’indisponibilità ad accettare nomine in seno al Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione e nei Consigli Giudiziari”.

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