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l'opinione

Aspettando Agrigento

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Ancora un giorno

Quest’anno su un tema di fondamentale importanza per la società, per i cittadini, per l’intera nazione. Basti pensare che il tema scelto è Ambiente, sicurezza, energia. L’ingegnere per lo sviluppo del Paese. Niente di più vero e di più concreto. Abbiamo voluto intraprendere un viaggio nel mondo dell’ingegneria per vedere in che modo si inserisce in un contesto così ampio quale quello del tema proposto. E ne abbiamo parlato con Vincenzo Di Rosa, presidente dell’ordine degli Ingegneri della provincia di Agrigento, con Giuseppe Zia, membro del Consiglio nazionale degli Ingegneri, e con Vittorino Dalcin, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Treviso. Il tema si basa su un concetto che l’ingegnere Vincenzo Di Rosa ha espresso in maniera chiara, senza lasciare alcuno spazio ai dubbi. “Non vi può essere gestione del territorio in assenza dell’ingegnere”.  E ancora “Non vi può essere gestione del territorio dal punto di vista ambientale senza ingegnere. Anche il tema della sicurezza ci sta molto a cuore e a tal proposito con il Ministero dei Lavori pubblici,  con il Ministero del lavoro , tramite i contatti diretti che abbiamo con il presidente della Repubblica, siamo stati invitati a porre la massima attenzione sulla sicurezza. Cosa che abbiamo sempre fatto, considerato che ci siamo sempre battuti sul tema di sicurezza dei lavoratori, sia sul posto di lavoro che nei cantieri”. Vincenzo Di Rosa ha poi affrontato il tema legato all’energia. “L’ingegneria energetica è un campo curato da noi fin dagli albori. L’energia si sviluppa attraverso l’ingegneria e dunque la figura dell’ingegnere diventa unica. Grazie alla ricerca degli ingegneri e alla loro produzione, ci si avvia verso lo sviluppo del nostro paese. Il tema Ambiente, sicurezza, energia pone al centro la figura dell’ingegnere e vogliamo che su questo si focalizzi il 52° congresso nazionale degli Ingeneri d’Italia”. Quanto detto dall’ingegnere  Vincenzo Di Rosa, trova conferma immediata nel pensiero di Giuseppe Zia.  “Il tema propone argomenti che sono propri dell’attività dell’ingegnere e si deve tendere a raffigurare il ruolo effettivo che l’ingegnere svolge nella società come uno degli attori dello sviluppo. Oggi l’Oxe, ad esempio, limita e riduce gli obiettivi di crescita e, proprio tramite questo congresso, si dovrebbe cercare l’occasione per delle sinergiche modifiche di categoria non perdendo mai di vista il modello di sviluppo della nazione e, nel contempo, per dare delle indicazioni che, nelle città delle conoscenze, la capacità  dell’ingegnere può certamente fornire attraverso un sistema di comunicazione più efficace”. E anche Vittorino Dalcin ritiene che gli ingegneri siano il centro dello sviluppo. “Credo proprio che questo tema altro non faccia che porre gli ingegneri al servizio del paese. Ma attenzione. Non dobbiamo dipingere l’ingegnere sempre e soltanto come  ingegnere civile ma come quella figura che ha ruoli molto importanti nella tecnologia che è  altro non è che frutto del lavoro svolto dagli ingegneri. Vorremmo un ruolo attivo per il contributo che come categoria professionale diamo al Paese, perché l’ingegno non è industria, non è catena di montaggio, ma appartiene alle persone che danno il meglio per lo sviluppo del paese. Siamo una forza sociale, siamo cittadini che vogliamo bene all’Italia e ne vogliamo il miglioramento”.

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