Anestesisti insufficienti
L’allarme arriva dal V Congresso della Società Italiana di Anestesia, Rianimazione, Emergenza e Dolore
La situazione italiana delle rianimazioni è preoccupante. I 3814 posti letto sono assolutamente insufficienti. In pratica, il cinquanta per cento di quelli necessari. E sono ancora insufficienti anche i medici specialisti. La loro carenza impone turni davvero pesanti. Bisogna quindi che si intervenga con urgenza in un settore così delicato. Eppure l'Italia è uno dei Paesi dove l'anestesia è più sicura: le morti dovute esclusivamente all'anestesia sono quattro per milione di abitanti. Altrove, la situazione è decisamente peggiore. Negli Stati Uniti, ad esempio, dove i decessi sono sei per milione di abitanti. L'Italia è uno dei pochi Paesi dove l'Anestesista è anche Rianimatore, quindi se dovesse verificarsi un problema durante un intervento chirurgico l'emergenza può essere affrontata più agevolmente con la rianimazione. Questi grandi meriti sono stati riconosciuti dai numerosi studiosi stranieri che prendono parte al V Congresso della Società Italiana di Anestesia, Rianimazione, Emergenza e Dolore (S.I.A.R.E.D) insieme all'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (A.A.R.O.I) e la Federazione delle Società Medico-Scientifiche Italiane (F.I.S.M). Nonostante questa tranquillizzante realtà medica, Vincenzo Carpino, Presidente AAROI, in occasione della cerimonia inaugurale al Palazzo dei Congressi, Stazione Marittima dove sono riuniti oltre mille studiosi, lancia l'allarme: "la realtà fotografata da un'indagine AAROI nel 2005 non ha avuto grandi miglioramenti. Noi facciamo la nostra parte ogni giorno. Con professionalità e sopportando turni estenuanti. Ma per i cittadini non può bastare: servono più posti letto' conclude Carpino. La prima giornata del Congresso è stata dedicata in gran parte agli infermieri. 'Gli infermieri che lavorano nelle sale operatorie e nelle rianimazioni- dice Giuseppe A. Marraro, presidente della SIARED- sono i preziosi collaboratori dei medici. Il loro ruolo è insostituibile. Ecco perché il Congresso ha dedicato a loro ben tre sessioni'.