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l'opinione

Nel recepimento della direttiva qualifiche si deve dare retta al Parlamento

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Assoprofessioni scrive a Prodi

Il presidente nazionale ed il segretario generale della confederazione delle associazioni delle professioni non regolamentate, Giorgio Berloffa e Roberto Falcone, hanno inviato questa mattina, mercoledì 17 ottobre 2007, una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, e per conoscenza al ministro delle Politiche comunitarie, Emma Bonino, per chiedere che nel recepimento finale della direttiva siano mantenute invariate le giuste osservazioni delle commissioni parlamentari Giustizia e Attività produttive. La richiesta della confederazione, derivata dal parere favorevole delle stesse commissioni allo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2005/36/Ce, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, trova fondamento nella necessità di realizzare al più presto un mercato unico europeo dei servizi professionali secondo quanto previsto dalle strategie di Lisbona (marzo 2002). Oltre che scaturire, come è ovvio, dall’urgenza di riconoscere le associazioni delle professioni non regolamentate, rendendo finalmente giustizia a milioni di professionisti che da oltre vent’anni esercitano sul mercato la loro attività senza una formale iscrizione in appositi albi o elenchi. Nello specifico, Berloffa e Falcone invitano il presidente Prodi a “preservare la stesura dell’articolo 25 così com’è”, dunque con l’esplicito riconoscimento delle associazioni professionali. Ma questa regolamentazione porterà vantaggi soprattutto all’utenza: “I contribuenti – spiegano il presidente ed il segretario di Assoprofessioni – potranno ricevere una corretta informazione sulla qualità e gli standard delle prestazioni professionali eseguite dagli iscritti alle associazioni”.
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