Anestesisti contro Mussi
Chiedono chiarezza sulla medicina d'emergenza
Saranno mille in rappresentanza dei 12 mila anestesisti rianimatori italiani i medici che domani mattina chiederanno a gran voce, in un sit-in davanti al ministero dell'Università in Piazzale Kennedy a Roma, "che si faccia chiarezza sull'istituzione della scuola di specializzazione in medicina di emergenza urgenza". Secondo l'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi), la scuola contestata "nasce in assenza di qualsiasi tipo di consultazione con i nostri rappresentanti di categoria, è priva di valide motivazioni di carattere scientifico e non deve far fronte a una carenza strutturale e organizzativa nel settore dell'emergenza". In piazza mercoledì saranno solo in mille dei dodicimila anestesisti rianimatori italiani a manifestare, spiega l'Aaroi, "perché si è deciso di non bloccare l'attività delle sale operatorie degli ospedali della Penisola". "Scendiamo in piazza - dice Vincenzo Carpino, presidente dell'Aaroi (nella foto) - perché si vuole creare di fatto, con la scuola di specializzazione in medicina d'urgenza, una categoria di medici onniscienti nel campo dell'emergenza. Il termine emergenza corrisponde a una situazione clinica che può verificarsi in qualsiasi ambito specialistico ed è una funzione che come tale è assolta, di volta in volta, dagli specialisti più qualificati per patologia e situazione critica. Protestiamo perché i ministri dell'Università e della Salute, Fabio Mussi e Livia Turco, non ci hanno mai ricevuti. Speriamo che la nostra decisione di scendere in piazza senza danneggiare i pazienti possa essere ripagata da un fruttuoso colloquio in tempi brevi. Ove questo non avvenisse saremmo costretti, nostro malgrado, ad azioni sindacali molto più incisive. Fino al blocco delle sale operatorie". Al sit-in prenderanno parte gli anestesisti rianimatori di quattro associazioni. Oltre all'Aaroi, saranno in piazza anche Siaarti (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva), Siared (Società italiana di anestesia, rianimazione, emergenza e dolore) e Cpoar (Collegio dei professori ordinari di anestesia e rianimazione).