I Tributaristi negli osservatori regionali
La richiesta della Lapet all’Agenzia delle Entrate
Osservatori regionali, il presidente della Lapet, Roberto Falcone, a colloquio con la direzione centrale dell’Agenzia delle Entrate, mercoledì prossimo 31 ottobre 2007, alle 15.30 nella sede di via Cristoforo Colombo a Roma. Il presidente dell’associazione nazionale dei tributaristi ha chiesto ed ottenuto un incontro per discutere insieme ai vertici dell’Agenzia delle Entrate della prossima attivazione degli osservatori regionali, così come previsto dal recente provvedimento d’istituzione, datato 8 ottobre 2007, firmato dal direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Massimo Romano, che trasferisce le competenze in materia di studi di settore dagli osservatori provinciali a quelli regionali. Motivo dell’incontro, chiedere che sia prevista la rappresentanza dei tributaristi Lapet nell’ambito degli osservatori regionali, al fine di rispecchiare quella già esistente a livello centrale all’interno della commissione per gli Studi di settore. Tra l’altro, uno spiraglio, non del tutto condiviso, sembra già esserci attraverso la circolare 58/E diramata venerdì scorso, 26 ottobre, dall’Agenzia delle Entrate. Questo il punto di partenza per Falcone: “Dal momento che tali strutture decentrate sono state istituite per rendere gli studi di settore più rispondenti alle singole situazioni delle realtà locali e più attendibili anche nella fase di accertamento, gli osservatori regionali devono corrispondere esattamente alla commissione centrale”. Attualmente infatti si prevede una rappresentanza professionale più ridotta rispetto a quella della commissione nazionale Studi di settore, anche se nella circolare si prospetta il possibile ampliamento dei componenti degli osservatori mediante la chiamata ai rappresentanti di associazioni o professioni, pure non regolamentate, nell’ambito di specifiche aree territoriali o specifici settori di attività economiche, mediante la partecipazione ad appositi gruppi di lavoro. “Oltretutto – specifica il presidente Falcone – l’allargamento a tutte le categorie professionali non peserà in alcun modo sul bilancio dell’amministrazione finanziaria, in quanto i rappresentanti entreranno a far parte degli osservatori regionali a titolo gratuito. E – conclude la Lapet – se la preoccupazione è quella di avere un’assise troppo allargata, si possono appunto prevedere gruppi di lavoro separati riunendo categorie similari come accade già a livello centrale”.