I medici confermano lo sciopero
È stato confermato lo sciopero indetto per il 26 novembre dai dirigenti medici, veterinari, sanitari, tecnici, professionali e amministrativi del Servizio sanitario nazionale. La conferma è arrivata dal cinema Capranica dove è in corso la manifestazione nazionale delle sigle sindacali che rappresentano le categorie dirigenziali, primari, medici ospedalieri, veterinari, farmacisti ospedalieri, anestesisti. Rinnovo del contratto nazionale di lavoro (scaduto da due anni) e finanziamento del biennio 2008/2009; rivalutazione dell'indennità di esclusività di rapporto, congelata ai valori del 1999; stabilizzazione dei precari del Ssn e del ministero della Salute; riduzione della pressione fiscale per la categoria, che non ha avuto aumenti per il biennio 2004/2005 a causa dell'incremento delle tasse nella finanziaria 2007. Sono queste le richieste avanzate dai dirigenti, le stesse per le quali è stato indetto lo sciopero del 26. Quattro sono anche i problemi principali della sanità pubblica, illustrati da Alessandra Di Tullio (scelta come portavoce delle ragioni della manifestazione): il sottofinanziamento, un malinteso federalismo, una politica sempre più economicista, un ceto medio (a cui appartengono i dirigenti) sempre più povero. Durante la giornata di sciopero saranno garantite le emergenze ma potrebbero saltare gli interventi programmati.