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l'opinione

Un 2008 in rosa per Inarcassa

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Avanzo a 465 milioni grazie alla carica dei giovani e delle donne

Oltre 465 milioni di euro di avanzo economico per Inarcassa nel 2008 e un patrimonio che alla fine dell’anno sfiorerà i 4,7 miliardi di euro. La Cassa di previdenza degli architetti e degli ingegneri ha approvato nei giorni scorsi un bilancio di previsione che attesta un netto miglioramento rispetto al 2007. Merito dei rendimenti della gestione finanziaria trainati dal rialzo dei tassi e dalla ricomposizione del portafoglio dell’ente, ma soprattutto degli oltre 47 milioni arrivati dai circa 140 mila associati, sotto la voce “entrate contributive”. Il numero dei professionisti iscritti alla cassa continua, in effetti, ad aumentare: a fine 2007 ha raggiunto quota 138.800, con 7.705 nuovi ingressi (+5,4%), che diventeranno quasi 147 mila a fine 2008. A fronte di questo massiccio flussi di nuovi iscritti, la crescita dei pensionati si mantiene invece piuttosto contenuta (2,2% nel 2007 e 2,5% nel 2008), e questo spiega l’ulteriore miglioramento del rapporto tra lavoratori attivi e a riposo, che per il 2008 raggiungerà quota 12 a uno. Non si ferma, poi, “l’onda rosa” degli iscritti: alla fine del 2008 un ingegnere o architetto su quattro sarà una donna, con incidenza pari al 24,7% sul totale. Il consistente flusso di nuove iscrizioni, la base assicurativa particolarmente giovane, il boom di entrate contributive sostenute anche dal recupero della flessione dei redditi professionali medi che si era registrata nel 2005, sono tutti fattori che contribuiscono a migliorare l’indice di copertura tra contributi e pensioni (cioè il rapporto tra il valore annuo dei contributi correnti e delle pensioni), che nel 2008 passerà da 2,4 a 2,5. Si tratta di dinamiche indicative della fase di accumulazione nella quale si trova il sistema previdenziale di Inarcassa. “Siamo un ente giovane, e proprio come i giovani abbiamo davanti un lungo arco di tempo per accumulare risorse”, spiega Paola Muratorio, alla guida dell’ente dal 2000, “e per migliorare la sostenibilità del sistema anche grazie alla valorizzazione del nostro patrimonio”. Il patrimonio dell’ente è per il 75% investito in beni mobili (75% circa), tanto attraverso la task force interna che attraverso i gestori esterni, mentre il 25% circa è allocato in immobili; in base alle ultime stime il rendimento medio annuo riferito all’ultimo quinquennio è pari a 3,91% reale (al netto di imposte, costi e inflazione). Tra gli obiettivi del 2008, spiccano il piano di riforme statutarie per garantire la sostenibilità di lungo periodo e la costituzione di un fondo di previdenza complementare, iniziative già al vaglio del comitato dei delegati, che dovrebbe dare loro il via libera nel corso del 2008.
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