DECRETO BERSANI: STATO AGITAZIONE ORDINE INGEGNERI TORINO
di Elisa Pastore
Anche l'Ordine degli Ingegneri di Torino, in linea con l'orientamento generale della categoria, dice No al Decreto Bersani e proclama lo stato di agitazione invitando i propri iscritti a sospendere qualunque attività all'interno delle Commissioni edilizie, di vigilanza sui locali pubblici, tecnico-consultive, concorsi, d'appalto di opere pubbliche e di affidamento di servizi di ingegneria e di architettura. "Questa decisione – spiegano gli ingegneri torinesi – è stata presa per difendere la qualità dei servizi offerti dai professionisti iscritti all'Ordine, messa seriamente in pericolo dall'abolizione delle tariffe minime prevista dal decreto Bersani. Le nefaste conseguenze di questo provvedimento, una concorrenza basata sul mero e semplice ribasso delle tariffe di servizi che spesso non sono confrontabili tra loro, ricadrebbero interamente sui cittadini, in particolare sulla loro incolumità e sulla sicurezza dei loro beni e dell'ambiente". Secondo l'Ordine degli Ingegneri di Torino "solo l'esistenza di tariffe minime, concordate con lo Stato, realizza le condizioni per una concorrenza sana, basata sulla qualità dei servizi". "È la prima volta che gli ingegneri esprimono la loro protesta proclamando lo stato di agitazione di categoria – sottolinea il presidente dell'Ordine torinese Ilario Cursaro - lo fanno per dire all'opinione pubblica che da tempo chiedono al governo, senza successo, una riforma in chiave moderna della loro professione. La risposta e' stata l'abolizione unilaterale dei minimi tariffari, una vera e propria provocazione. Con questa protesta - conclude - intendiamo informare la collettività che siamo decisi a difendere la dignità del nostro lavoro, anche nel suo interesse". Perplessità sul decreto Bersani è stata espressa anche dagli ingegneri siciliani. Il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro ha ricevuto,nei giorni scorsi, a Palazzo d'Orleans, una delegazione della Consulta degli Ordini degli Ingegneri di Sicilia: il presidente, l'ingegnere Gaetano Fede e dagli ingegneri Renato Buscaglia, Alessandro Calì, Enzo di Rosa. Al centro dell'incontro la richiesta, rivolta dalla Consulta al presidente Cuffaro, di verificare l'applicabilità in Sicilia del decreto legge Bersani, relativamente all'abolizione dei minimi tariffari. La delegazione ha sostenuto che, in considerazione dell'autonomia legislativa della regione, l'analisi delle norme vigenti manterrebbe l'obbligo in Sicilia dei minimi tariffari in forza delle leggi regionali 7 del 2002 e 7 del 2003. l presidente Cuffaro, accogliendo con interesse le istanze della categoria ha assicurato che darà incarico, all'ufficio Legislativo e Legale della Regione Siciliana ed all'assessore regionale ai Lavori Pubblici, di verificare l'applicabilità in Sicilia del decreto Bersani e quindi emanare una circolare di chiarimento.