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Professioni sanitarie ancora nel limbo

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Nel dimenticatoio il decreto attuativo della legge del 2006

"Il Governo dia delle risposte chiare agli oltre 550.000 professionisti sanitari, infermieri ostetriche, fisioterapisti, tecnici della prevenzione, tecnici sanitari ecc. che da anni aspettano la regolamentazione della loro professione, peraltro prevista come atto di delega di una legge del 2006 voluta da tutte le forze politiche". A chiederlo è Daniela Volpato, segretario nazionale della CISL-FP, ricordando che la regolamentazione doveva essere approvata in Consiglio dei Ministri, attraverso uno schema di decreto legislativo. Ma "ad oggi dopo un anno e mezzo di tempo - spiega Volpato - non sappiamo che fine farà questo provvedimento", che non è all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi. "Se entro il 4 marzo 2008 il decreto non sarà approvato decade la delega della Legge 43 del 2006 e il Governo si assumerà una grave responsabilità: di far affossare in modo imperdonabile e senza giustificazioni una parte importante della legge 43 che è il risultato di un lavoro di anni di tutte le forze politiche del Paese, che con la recente Legge 189 del 2007 avevano in Parlamento confermato la volontà politica di istituire gli ordini delle professioni sanitarie". Gli oltre 550.000 professionisti, i sindacati e tutte le rappresentanze professionali "aspettano con chiarezza una risposta coerente dal Governo e un impegno reale a far proseguire l'applicazione della legge 43 del 2006 e con essa il percorso di sviluppo delle professioni sanitarie, che non accetteranno di essere messe all'angolo e di ritornare alla logica di subalternità ai medici", conclude Volpato.
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