Marco Paolo Nigi: Niente tagli alla scuola. Il segretario generale Snals contro il Governo.
di Elisa Pastore
“Non mi fido di questo governo. Ha dimostrato di non intenzionato minimamente a rispettare i programmi elettorali”. Marco Paolo Nigi, segretario generale dello Snals-Confsal, non ha peli sulla lingua e attacca Romano Prodi alla vigila dell’incontro a palazzo Chigi previsto per questa sera. “e non mi fido neanche della parole del ministro Clemente Mastella che ha appena detto che non vota questa finanziaria perché azzanna il ceto medio”. Secondo Nigi la finanziaria non risolve nessun problema nella scuola. Anzi se ciò fosse possibile, penalizza di più il settore”. Il segretario generale dello Snals-Confsal non si fa illusioni su un esito positivo neo contatti con palazzo Chigi. Né pensa che Cgil, Cisl e Uil, alla fine si schiereranno contro l’Esecutivo. “Si tratta di un teatrino – spiega a MP – la triplice manda avanti le organizzazione di categoria. Poi se la corda viene tirata troppo, entrano in gioco loro e accettano le briciole”. L’esponente del sindacato autonomo della scuola, cita al riguardo la situazione dei precari “dimenticati” dalla finanziaria. E la mancata apertura dei contratti. “Vedremo – conclude – nel giro di due o tre mesi se ho ragione o meno. E se alle prole seguirà la mobilitazione di tutti i sindacati della scuola. Sul versante interno, - continua Nigi, - occorrono strumenti adeguati, organizzativi e finanziari, ma la costante diminuzione delle risorse per la scuola e l’elevato numero di precari sono un grave impedimento. Sul versante esterno, occorrono infrastrutture, rapporti consolidati con il territorio e chiarezza di compiti e di responsabilità tra Stato, Regioni, autonomie locali e istituzioni scolastiche”. Una visione della situazione condivisa, peraltro anche dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. “Mi auguro, ogni ora di più – dice nel corso della presentazione del laboratorio per l'integrazione, ''Integration'', promosso da Snals-Confsal - che la scuola abbia un'attenzione pari a quella che abbiamo annunciato a parole. Se quello che si dice non corrisponde a quello che si fa -ha stigmatizzato il ministro- si rischia di fare la figura del quaquaraqua e, per quanto mi riguarda, non è mia intenzione”. Secondo il ministro “prima che essere severi bisogna essere seri. I conti pubblici vanno risanati e si può fare -ha sottolineato Fioroni- lottando contro gli sprechi e inseguendo efficienza ed efficacia. Ritengo, comunque, che questo governo e questa maggioranza saranno coerenti con il proprio programma e troveranno le risorse giuste per garantire alla scuola e all'educazione dei nostri figli la centralità che meritano”. Nigi tuttavia non ha intenzione di abbozzare di fronte a tagli che “renderebbero problematici se non impossibili i rinnovi contrattuali” e annuncia che come sindacati “non ci accontenteremo, e quindi scenderemo in piazza con tutta la forza necessaria per impedire - conclude - che si perpetri lo scarico sulle spalle dei pubblici dipendenti di quei mali che il Paese ha e di cui essi non sono responsabili”.