Le professioni sanitarie aderiscono alla marcia del 12 ottobre
Nuove adesioni alla protesta dei professionisti. Il 12 ottobre anche gli infermieri scenderanno in piazza per manifestare contro la liberalizzazione delle professioni. Lo ha deciso il Consiglio nazionale straordinario della Federazione dei Collegi provinciali degli infermieri che ha dato mandato al proprio organismo direttivo di aderire alla manifestazione nazionale promossa dal Comitato unitario dei professionisti (CUP) per il 12 ottobre a Roma. Il CUP chiede al Governo di rispettare gli impegni assunti e di procedere alla riforma del sistema professionale, risorsa su cui deve contare un paese moderno ed efficiente, in linea con le normative che regolamentano le professioni nel resto d'Europa. Gli infermieri aderiscono alla manifestazione per sottolineare il ruolo strategico che svolgono nel sistema sanitario, per chiedere il riconoscimento del loro Ordine, per sollecitare il proprio Ministero competente ad un contributo determinante al raggiungimento del comune obiettivo. “Solo un chiaro sistema di regole può consentire ai professionisti di verificare le competenze dei propri iscritti. Chiediamo quindi, nell'interesse della cittadinanza, che si proceda finalmente a una riforma degli Ordini, che ne innovi e modernizzi la funzione e i compiti. Questa esigenza è particolarmente sentita in ambito sanitario, per la peculiarità e l'importanza che l'assistenza infermieristica riveste nella vita della gente - ha dichiarato Annalisa Silvestro, Presidente della Federazione Nazionale Collegi Ipasvi - L'Ordine che gli infermieri vogliono è collocato nel quadro di un organico sistema di norme costruite a tutela del cittadino ed ha il compito di verificare le competenze, la qualità delle prestazioni, i comportamenti deontologici dei propri iscritti, anche in riferimento al diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Solo attraverso un sistema professionale regolamentato i cittadini possono avere la certezza di un'assistenza infermieristica garantita da professionisti qualificati e che agiscono per un interesse superiore”.