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Tribunali minori: il Ministro rassicura ma i dubbi restano

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Maddalena Samperi

Il 9 novembre 2006 il Presidente del Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori avv. Walter Pompeo ha incontrato il Ministro della Giustizia sen. Clemente Mastella.  Nel corso dell'incontro il Presidente ha rassegnato al Guardasigilli le preoccupazioni che i 38 Ordini aderenti al Coordinamento nutrono relativamente al mantenimento in essere dei Tribunali presso i quali sono istituiti , al loro accorpamento ad altri presidi, al loro depotenziamento. Il Ministro della Giustizia ha avuto parole di rassicurazione. Dopo avere premesso che la competenza ministeriale attiene solo alla materia delle sezioni distaccate e degli uffici del Giudice di pace e che solo il Parlamento può sopprimere o istituire Tribunali, ha dichiarato che non esiste" allo stato alcuna iniziativa legislativa per la soppressione di tribunali e, più in generale, nessuna intenzione, da parte del Guardasigilli , di rivedere la geografia giudiziaria attuale." Ha, poi, aggiunto che è allo studio un progetto per il quale ove divenisse opportuno,  per ragioni di carattere economico, sopprimere Uffici giudiziari di più ridotte dimensioni e sedi più periferiche, gli Enti locali, allo scopo di evitarlo, potrebbero accollarsi i corrispondenti oneri finanziari . A fronte di ciò, sembrerebbe che l ' allarme sia rientrato, ma non è così.  Le rassicurazioni espresse sono accolte certamente con grande favore , ma non si può abbassare la guardia . La situazione, infatti, rimane pur sempre grave. Per un verso, non è consentito dimenticare che la revisione della geografia costituisce un obiettivo presente non solo nel programma elettorale dell'Udeur. ma anche in quello dell'Ulivo; per altro verso, non si può trascurare che autorevoli esponenti della coalizione di maggioranza, dal sen. Massimo Brutti all'on.le Pierluigi Mantini, continuano a predicare la necessità di sopprimere le sedi giudiziarie periferiche. Dichiarazioni di intenti alle quali si associa finanche il Sottosegretario alla Giustizia avv. Luigi Li Gotti. E, dulcis in fundo, che l'unico atto formale ed ufficiale del Ministro sull'argomento, ovvero le Linee programmatiche del suo Dicastero, riportano espressamente il progetto di sopprimere decine di piccoli Tribunali. Né vale a fugare le preoccupazioni la prospettiva di dirottare a carico degli Enti locali il peso economico dei piccoli Tribunali. È impensabile che, dopo che i Comuni, piccoli e grandi, si sono visti chiudere cospicue fonti di finanziamento dallo Stato, possano e vogliano accollarsi i rilevanti oneri di un Ufficio giudiziario. Chi pensa che Regioni , Province e Comuni siano disponibili in tal senso ( soprattutto in Regioni come il Piemonte o la Sicilia nelle quali i Tribunali da sopprimere potrebbero essere numerosi ), non considera che la Regione si troverebbe in un irrisolvibile imbarazzo a scegliere quali Uffici salvare, i capoluoghi di provincia ( e i loro sostenitori politici ) potrebbero non avere particolare interesse a salvare i Tribunali subprovinciali, molti Comuni, pur di non appesantire il proprio bilancio, ben potrebbero decidere per l'aggregazione al Tribunale provinciale, più lontano ma più economico, con la conseguenza di depauperare il circondario del Tribunale minore e di segnarne sostanzialmente la fine. Imponendo ai Comuni di scegliere tra una Giustizia gratis e una Giustizia a pagamento si finirebbe nel caos ! Senza dire che l'Amministrazione centrale, nella prospettiva di potere dirottare sugli Enti locali gli oneri finanziari in questione, vedrebbe cadere una forte remora alla tentazione di sopprimere degli Uffici periferici. Si avvierebbe, in tal modo, un perverso ping pong come se la Giustizia di prossimità e a misura d'uomo fosse non un valore da conseguire ma un fastidio da evitare. L'allarme, in un momento in cui il Governo è alla ricerca disperata di risorse finanziarie, decreta notte tempo e inaudita altera parte, continua ad avere codice rosso.

Maddalena Samperi

Responsabile della segreteria dell’ufficio di presidenza del Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori

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