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l'opinione

Politici e Antitrust leggano bene la sentenza dei giudici europei

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Carlo Scotti Presidente dell’Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani)

La sentenza della Corte di Giustizia della UE non poteva che essere accolta con soddisfazione dai medici veterinari italiani, anche in ragione dell’istruttoria avviata dall’Antitrust nei confronti dell’ordine dei veterinari proprio per violazione del Trattato Europeo. La sentenza della Corte Europea sulla liceità dei tariffari minimi e sulla loro inderogabilità non potrà essere ignorata dalle Autorità nazionali. I Giudici del Lussemburgo hanno definitivamente chiarito ieri che le tariffe professionali non contrastano con le norme europee sulla concorrenza.  Anzi, quando uno Stato membro le adotta con provvedimento di legge, sulla base di una proposta elaborata dall’ordine professionale, possono anche avere valore inderogabile, specie se ci sono di mezzo prestazioni riservate di una determinata professione liberale. I Giudici Europei hanno una visione delle professioni intellettuali più rispettosa di quella che circola in Italia, dove nel nome di un fantomatico consumatore si è impostata una campagna di denigrazione dei professionisti e si è favorito un clima di diffidenza, mentre il rapporto tra professionista e cliente è sempre un  rapporto fiduciario. A maggior ragione questo vale in campo sanitario dove la salute non è un bene di consumo ma un diritto,  dove  chi esercita è un medico e non un venditore e dove non si ha a che fare con un consumatore, ma con un paziente. La Corte di Giustizia Europea, oltre a salvare le tariffe minime inderogabili, afferma che spetta ai giudici nazionali stabilire se il divieto di derogare agli onorari minimi risponda realmente agli obiettivi della tutela dei consumatori. Quello che mi aspetto ora in ambito nazionale è un’inversione di rotta nell’atteggiamento della Politica verso le Professioni. Non tutto nel Decreto Bersani e nella Riforma-Mastella è da buttare, ma se continuerà il clima persecutorio e non concertativo respingeremo con forza anche quanto c’è di buono.  Mi pare che la Corte Europea sia chiarissima nel respingere ogni ipotesi di violazione dell’articolo 81 del Trattato europeo sul principio comunitario della concorrenza. Per questo, invito i Politici e l’Antitrust a leggere bene questa sentenza.

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