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l'opinione

No alla scomparsa dei piccoli tribunali

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Il coordinamento degli ordini forensi minori scrive a Prodi

Il Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori ha inoltrato al Presidente del Consiglio dei Ministri una nota,  leggibile in allegato , con la quale esprime la propria posizione in ordine all'Albero del programma di governo nella parte in cui progetta la “unificazione delle attuali diverse giurisdizioni che si occupano di famiglia, di figli e di minori in un'unica struttura specializzata”. La nota evidenzia il pericolo che la concentrazione delle competenze ipotizzato possa avvenire non presso Sezioni istituende presso tutti i 165 Tribunali esistenti, bensì solamente presso 56 sedi, come prevede l ' unico progetto di legge, in subiecta materia , che la coalizione di maggioranza ha presentato in Parlamento.  “Sarebbe una vera iattura – si sostiene nella nota – se 109 sedi giudiziarie , tra cui ben 48 capoluoghi di provincia, fossero private delle corrispondenti controversie e  "migliaia di persone, ogni giorno, in tutto il Paese fossero costrette a spostarsi anche di cento chilometri per partecipare, come parti, testimoni, consulenti, magistrati onorari o avvocati alle udienze di separazione coniugale o di interdizione o quant’altro”.  Il Presidente del Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori avv. Walter Pompeo ha poi dichiarato: “Un altro pericolo si nasconde nell'iniziativa: sottrarre ai Tribunali competenze vuol dire sottrarre risorse umane, quindi magistrati dalla pianta organica. E se, al contempo, il Governo amplia la competenza ratione valoris e ratione materiae del Giudice di pace, come prevede il Programma, ben presto molti piccoli Tribunali, anche se dislocati presso città capoluoghi di provincia, vedranno ridursi la propria pianta organica magistratuale al punto che il loro mantenimento in essere sarà estremamente difficile, anzi, in alcuni casi, impossibile”.

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